Omicidi durante la faida di camorra: 7 arresti| La mappa per evitare le telecamere

Omicidi durante la faida di camorra: 7 arresti| La mappa per evitare le telecamere
Giovedì 29 Gennaio 2015, 07:56 - Ultimo agg. 15:47
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Sette ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state notificate dai Carabinieri ad altrettante persone, già detenute, al termine di indagini della Dda di Napoli su omicidi avvenuti negli scontri fra i clan di camorra «Ascione-Papale» e «Birra-Iacomino», attivi a Ercolano (Napoli). I sette, ritenuti affiliati ai due clan, sono accusati di omicidi premeditati aggravati dalle finalità mafiose.



I carabinieri hanno anche diffuso la mappa di una zona di Ercolano del corso Resina, con le stradine dal vico moscardino al confine con Portici. La mappa era stata realizzata per indicare ai killer i luoghi da evitare perchè coperti da videosorveglianza (indicati con un tratteggio).




La faida tra i due gruppi camorristici era scoppiata per la gestione delle attività criminose sul territorio; negli scontri ci sono state decine di omicidi in vari comuni del Vesuviano. I delitti, compiuti speso in modo sanguinario e spietato, sono stati ricostruiti dagli stessi killer, che oggi sono collaboratori di giustizia. Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, sono state condotte dai Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco (Napoli).



Le indagini della Dda partenopea hanno consentito di acquisire gravi indizi di responsabilità a carico di mandanti ed esecutori dell'omicidio di Nicodemo Acampora, affiliato al clan Ascione, trucidato a Ercolano il 3 giugno 2001, e di tre omicidi avvenuti negli ultimi mesi dell'anno 2007 ai danni di affiliati al clan Birra-Iacomino: Vincenzo Scognamiglio, Vincenzo Abbate e Salvatore Madonna.



I quattro episodi, ricostruiti attraverso il contributo di collaboratori di giustizia e l'uso di intercettazioni video-ambientali dei colloqui in carcere dei soggetti coinvolti negli agguati, rientrano tutti nella guerra di camorra che ha visto per anni militarmente contrapposte le cosche degli Ascione-Papale e dei Birra-Iacomino, una delle faide più lunghe e sanguinose nel panorama criminale della provincia di Napoli.



L'ordinanza relativa all'omicidio di Acampora, assassinato mentre si trovava in una cabina telefonica nel pieno centro di Ercolano poiché sospettato di fornire al clan Ascione informazioni sui movimenti degli affiliati alla cosca rivale, evidenzia la partecipazione dei mandanti (Costantino Iacomino, Giovanni Birra e Stefano Zeno), degli esecutori materiali del delitto (Agostino Scarrone e Pasquale Genovese) nonché degli addetti all'organizzazione e alla segnalazione della posizione della vittima (Ciro Stavolo e Francesco Sannino).
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