Camorra, sigilli alle società del boss Fabbrocino: fine del monopolio del clan nel calcestruzzo

Camorra, sigilli alle società del boss Fabbrocino: fine del monopolio del clan nel calcestruzzo
Venerdì 9 Ottobre 2015, 08:14 - Ultimo agg. 11:24
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Beni per 5 milioni di euro - quote societarie e beni strumentali di due società per la produzione di calcestruzzo e una del settore florovivaistico - sono state sequestrate dalla Dia di Napoli a Giovanni Fabbrocino, figlio del capoclan Mario Fabbrocino, detenuto in regime di 41 bis, condannato per l'omicidio del figlio dell'ex boss della NCO Raffaele Cutolo.



Il sequestro, finalizzato alla confisca, è stato emesso dal Tribunale di Napoli su richiesta della DDA. Le società a cui la Direzione Investigativa Antimafia ha messo i sigilli - ponendo di fatto fine al monopolio del clan Fabbrocino nella vendita del calcestruzzo nella zona dell'agro vesuviano - sono la Gifra srl di Saviano, la Raf srl di Scafati e la G.F. srl di San Giuseppe Vesuviano. Lo scorso marzo, Giovanni Fabbrocino è stato destinatario, insieme ad altre undici persone, di un provvedimento cautelare. Le indagini hanno consentito di individuare gli interessi economici del clan e dei suoi affiliati. La vendita del calcestruzzo, è emerso, è stata imposta - tra il 2007 e il 2012 - prima dal capoclan Mario Fabbrocino, attraverso l'impresa «La Fontana» e poi attraverso le due aziende sequestrate oggi, la Gifra e la G.F.



La produzione del calcestruzzo, sottolineano gli inquirenti, risulta essere un ottimo strumento per mascherare le estorsioni, che si sostanziano imponendo alle aziende edili un listino prezzi sensibilmente maggiorato rispetto a quello praticato da imprese analoghe.
In sostanza gli imprenditori erano costretti ad acquistare dalla Gifra srl malgrado vi fossero sul mercato aziende che offrivano lo stesso prodotto a prezzi decisamente più vantaggiosi. Con il sequestro della Gifra, e di tutte le imprese riconducibili ad altre persone ritenute legate al clan, si è messo fine - viene evidenziato - al monopolio nella fornitura del calcestruzzo da parte dell'organizzazione camorristica dell'agro vesuviano.
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