Immigrati, tre onlus sotto inchiesta. Cantone: «C'è da rimanere esterrefatti»

Immigrati, tre onlus sotto inchiesta. Cantone: «C'è da rimanere esterrefatti»
Lunedì 25 Maggio 2015, 10:32 - Ultimo agg. 12:13
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«C'è da rimanere esterrefatti». Cosi il presidente dell'Anticorruzione Raffaele Cantone sull'indagine sulla truffa con soldi dei migranti. «Se anche il mondo dell'impegno sociale fa registrare questi episodi è chiaro che il livello di diffusione del malaffare è tale che nessuno da solo ce la può fare nel contrasto alla corruzione».



Commentando la vicenda a margine di un convegno all'Università, Cantone lancia un monito alla società civile e al mondo della professioni «a non trincerarsi dietro logiche di corporazione. C'è bisogno di uno sforzo complessivo di pezzi della società civile che troppo spesso nella migliore delle ipotesi è rimasta a guardare e in qualche caso è stata complice del malaffare. Se la società civile non fa la sua parte è difficile pensare che ce la si possa fare».



Le regionali. «Ci siamo scocciati di parole, c'è bisogno di fatti che possono essere verificati con i comportamenti». Lo ha detto il presidente dell'Anticorruzione Raffaele Cantone in riferimento al prossimo voto per le regionali e alla questione degli impresentabili. Secondo il magistrato, il tema «vero» da affrontare è la necessità che il Meridione riparta «con una classe dirigente che sia molto attenta ai temi della legalità». «Abbiamo visto - ha aggiunto Cantone - una campagna elettorale tutta sulla questione degli impresentabili e di soggetti che sarebbe stato meglio non candidare.
Adesso - ha concluso - credo ci debba essere un impegno vero di chiunque vinca a dare una svolta e l'esempio sul piano della legalità».




Corruzione. «È una buona legge, la migliore che in questo momento si poteva fare». Lo ha detto il presidente dell'Anticorruzione Raffaele Cantone in merito alla legge contro la corruzione varata dal Governo durante il seminario organizzato alla Federico II dal prof. Roberto Vona, al quale hanno partecipato il direttore de “Il Mattino” Alessandro Barbanoed il rettore dell’Università Federico II Gaetano Manfredi.



Cantone ha affermato che «sicuramente si sarebbero potuti introdurre altri elementi, ma - ha sottolineato - rischiavano di creare divisioni in Parlamento e di non far approvare norme utili».



Tra gli interventi che secondo il magistrato avrebbero potuto creare divisioni fra le forze politiche, misure relative alle intercettazioni e misure per far emergere meglio la corruzione come l'introduzione dell'agente infiltrato. Tra gli aspetti positivi presenti nella legge ed evidenziati da Cantone, «la reintroduzione del falso in bilancio, la norma che dà la possibilità di sconti di pena ai collaboratori di giustizia, la modifica che riporta all'interno della concussione il reato di pubblico servizio e il rafforzamento delle pene accessorie».