Caso De Luca, il pm accusa: il giudice sapeva del marito

Caso De Luca, il pm accusa: il giudice sapeva del marito
di Leandro Del Gaudio
Lunedì 14 Dicembre 2015, 16:59 - Ultimo agg. 26 Novembre, 09:49
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Al telefono si chiamano «amore», «streghetta», «tesoro», «cucciolotta» e parlano di tutto: dagli affari di famiglia alle questioni di lavoro, in un rapporto di sintonia sul quale la Procura di Roma non sembra avere dubbi. Altro che crisi coniugale, altro che matrimonio fallito, rilanciano gli inquirenti dopo il «non lo amo più» offerto alla stampa dalla donna: loro - il giudice Anna Scognamiglio e il marito avvocato Guglielmo Manna, con aspirazioni da manager Asl -, se la intendono su tutta la linea. Scrive la Procura di Roma: «Grazie alle nuove risultanze emerge la sussistenza di un normale rapporto coniugale tra i Scongnamiglio e Manna, ma anche la palese consapevolezza della Scognamiglio relativamente alle aspettative di carriera del marito che al suo interessamento per la vicenda De Luca.

Csm, nella mattinata di ieri: la donna (assistita dal collega Giuseppe Lucantonio) affronta i giornalisti ricordando di essere vittima di un colossale millantato credito da parte di Manna, persona con cui ha interrotto il rapporto coniugale da diversi anni. Diverso è lo scenario che emerge dalla sintesi della squadra mobile di Napoli (offerta ai pm di Roma), di fronte all’analisi della chat via «whatsapp». Una conversazione che risale ai giorni roventi della scorsa estate, quando - su un doppio tavolo - la Scognamiglio era impegnata come relatrice della sentenza de Luca (quella sulla sospensione imposta dalla legge Severino), mentre il marito provava ad agganciare l’entourage di De Luca per ottenere una nomina. Sentiamo cosa si dicono marito e moglie, in una conversazione tutt’altro che scontrosa, Manna chiede alla moglie: «Anna, ti ricordi di verificare quella data per la scema che sta da me al Santobono...».

Poi si parla di lasagna in frigo, parrucchiere e tanto altro che in genere riempie la vita di due coniugi a capo di una famiglia. Ma agli atti finisce anche il contenuto di conversazioni con un gruppo di magistrati, a cui la Scognamiglio è iscritta. Scrive la relatrice del caso che investe il governatore: «La stampa pensa che il caso De Luca sia esaurito».

Una affermazione che spinge la Mobile a sostenere che, a differenza di quanto dichiarato in questi giorni dalla Scognamiglio, il provvedimento sulla Severino fosse tutt’altro che scontato. Ma torniamo ai due coniugi. A proposito delle aspirazioni di Manna, di cui la Scognamiglio sembra essere consapevole anche quando parla al telefono con il suo «compagno», il 5 agosto scorso. La nomina di Manna non arriva e la donna ne parla con il compagno.