Donna senza biglietto aggredisce capotreno e insulta gli altri passeggeri| Video

Donna senza biglietto aggredisce capotreno e insulta gli altri passeggeri| Video
di Francesco Gravetti
Sabato 14 Febbraio 2015, 12:09 - Ultimo agg. 12:37
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«All’inizio sembrava calma, mi ha detto di non avere il biglietto e mi ha dato il documento di identità per la multa. Poi è andata su tutte le furie: mi ha insultato e mi ha picchiato dandomi schiaffi e pugni in testa».



R. L. è il capotreno che venerdì sera, sul treno della Circumvesuviana per Acerra, è stato aggredito da una donna sprovvista di titolo di viaggio. Suo malgrado, è stato tra i protagonisti di minuti di assurda follia: uno spaccato emblematico dello stato di degrado in cui si viaggia in Circum, tra portoghesi arroganti, treni guasti, linee interrotte.



Il capotreno, dopo l’aggressione, allerta la centrale operativa, che in casi del genere ha il compito di chiamare le forze dell’ordine. Il treno si ferma e non può ripartire fino all’arrivo di carabinieri o polizia: è il regolamento. Ed è durante questa lunga attesa che succede di tutto: la donna, non paga delle percosse al dipendente Eav, dispensa parolacce e insulti agli altri passeggeri, ad una guardia giurata, ad un altro lavoratore della Circum. Il resto dei pendolari si divide tra chi cerca di calmarla e chi la rimprovera. Si sprecano gli improperi, le ingiurie, le offese. La donna accusa il capotreno di averla insultata, lui chiarisce: “Ho perso la pazienza anche io dopo essere stato picchiato, ma non ho reagito agli schiaffi e non sono stato certo contento di chiamare le forze dell’ordine. La situazione, però, era diventata insostenibile”.



Ad un certo punto, un'altra viaggiatrice, spazientita interviene: ne nasce un’altra rissa violentissima con le due donne che se le danno di santa ragione e vengono divise a fatica dagli altri passeggeri. La guardia giurata cerca di calmare tutti, ma la confusione regna generale.



Il capotreno, nonostante il comprensibile stato di shock, ha continuato il proprio turno di servizio.

Al suo arrivo a Napoli, ha deciso di proseguire il proprio lavoro partendo anche per Sorrento, perché a causa di un disservizio che c'era stato pochi minuti prima sulla linea Napoli Nola Baiano, tutti i capitreno di riserva erano dovuti partire al posto di quelli che erano stati bloccati in linea.



Al ritorno da Sorrento, a turno ultimato, l’uomo lamentava ancora forti dolori alla testa e tachicardia e ha deciso di ricorrere alle cure dei medici all’ospedale “San Paolo” di Napoli.



Sulla vicenda ci vanno giù duro quelli dell’Orsa, il sindacato autonomo: “E’ l’ennesima prova che in Circumvesuviana gli eventi straordinari sono oramai di attualità quotidiana. I lavoratori ed i viaggiatori sono abbandonati alla mercé di delinquenti e di treni che non sono affidabili. Ci chiedono sacrifici e invece dovrebbero tutelarci di più”.