«Siamo del clan»: e non pagano. Ma per due pizze finiscono in manette

«Siamo del clan»: e non pagano. Ma per due pizze finiscono in manette
Martedì 3 Marzo 2015, 17:23 - Ultimo agg. 20:07
1 Minuto di Lettura
Per intimorire il titolare di una pizzeria, a Pianura, Lucio Flagiello, di 43 anni, si è presentato nell’esercizio commerciale e, dopo aver ordinato delle pizze, ha chiesto che le stesse fossero consegnate a domicilio, per poi non pagare il garzone alla consegna. Qualche giorno dopo, presentatosi nuovamente in pizzeria, mettendo fretta per essere subito sbrigato, adducendo d’essere un detenuto in permesso per motivi lavorativi, si è fatto consegnare due birre e due pizze pretendendo, tra l’altro, anche la somma di 20 euro.



Nella circostanza Flagiello era in compagnia di Rosario Esposito, 27enne conosciuto come «'o siciliano». Il 43enne, per intimorire il commerciante, ha riferito di avere legami con il clan camorristico Pesce e che, addirittura, lo zio del suo amico era il braccio destro di Pasquale Pesce, capo dell’omonimo clan. L’intervento dei poliziotti dei commissariati Pianura e S.Paolo, ieri sera, ha messo fine alla vicenda, arrestando Esposito e Flagiello, che ora si trovano al carcere di Poggioreale.