Caso Cpl, il teste: «Simone Tom-Tom: arriva dovunque»

Caso Cpl, il teste: «Simone Tom-Tom: arriva dovunque»
Mercoledì 1 Aprile 2015, 18:55 - Ultimo agg. 18:57
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«Venendo da altre realtà rimasi sorpreso nel vedere che loro della Cpl dialogavano con ministri, politici e amministratori a tutti i livelli». Dei «contatti» della politica con la cooperativa "rossa" Cpl Concordia parla, il 28 giugno 2014, sentito dagli inquirenti a «sommarie informazioni», Diego Solari.



Solari venne assunto dalla Cpl nell'agosto 2005 e fu designato come responsabile commerciale prima a Roma e poi in Campania. Fu lui a presentare alla cooperativa Francesco Simone, definito dai magistrati «l'uomo-chiave» dell'inchiesta sulle tangenti per la metanizzazione di Ischia. «Fui io a presentarlo alla Cpl dove si occupa, come consulente esterno, di rapporti istituzionali», dichiara Solari. «Immediatamente si stabilì un feeling e un rapporto strettissimo tra Simone e Casari (l'ex presidente di Cpl - ndr) dal quale in qualche modo rimasi fuori. Lo presentai io a Casari quando la Cpl voleva affermarsi in Tunisia e immediatamente Casari e Simone "si innamorarono"; successivamente Simone fece aprire alla CplL un ufficio a Roma che, all'inizio, io e Simone dividevamo, ma poi i rapporti si incrinarono; io chiamavo Simone il "Tom Tom" dal momento che arrivava ovunque».



Il teste, dopo aver detto di non essere a conoscenza di operazioni contabili effettuate da Simone in Tunisia finalizzate a creare fondi neri, spiega agli inquirenti che, pur essendo lui il responsabile dell'ufficio di Roma, «Simone era diventato incontrollabile e mi faceva trovare gente in ufficio che neppure sapevo: Simone è un uomo di relazione e stabilì un rapporto diretto con il Casari che mi vedeva sistematicamente bypassato; per questa ragione ho "gettato la spugna" e me ne sono andato».



Parlando sempre del responsabile per i rapporti istituzionali di Cpl, Solari afferma che «nasce socialista come segretario di Bobo Craxi, che fu una delle prime persone che mi fece conoscere, e all'inizio Simone si spese questa sua conoscenza per introdurre la Cpl in Tunisia».
Aveva una rete di relazioni molto ampia e, di sicuro, «da quando Simone è diventato consulente di Cpl lo spettro dei rapporti istituzionali si è molto ampliato ed allargato». Del resto, aggiunge, «la Cpl era ed è una realtà commerciale molto radicata anche politicamente, soprattutto in un certo contesto; al riguardo, venendo da altre realtà - conclude il testimone - rimasi sorpreso nel vedere che loro della Cpl dialogavano con ministri, politici e amministratori a tutti i livelli».