Cpl Concordia, Renzi intercettato: «Letta incapace»

Cpl Concordia, Renzi intercettato: «Letta incapace»
Venerdì 10 Luglio 2015, 13:58 - Ultimo agg. 15:56
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A Modena, con il trasferimento degli atti dell'inchiesta sulla metanizzazione dell'isola d'Ischia (Napoli), fu mandato tutto il materiale che era confluito nell'inchiesta napoletana, e dunque ci sono anche le intercettazioni di colloqui tra il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il comandante interregionale della Guardia di finanza Matteo Adinolfi, relative all'inchiesta CPL Concordia, pubblicate oggi da 'Il Fatto Quotidiano'.

È quanto si deduce dalla risposta del procuratore aggiunto reggente di Modena, Lucia Musti, la quale ha spiegato che le dichiarazioni attribuite al premier non solo non sono penalmente rilevanti, soprattutto non riguardano l'inchiesta in corso nel suo ufficio.

«Con il trasferimento degli atti per competenza alla procura di Modena, decisa dal tribunale del riesame di Napoli, riguardo all'inchiesta sulla metanizzazione d'Ischia - ha risposto Musti - è stata altresì inviata un'informativa conclusiva da parte dei carabinieri della tutela ambiente di Roma nella quale si dava contezza della complessiva attività investigativa svolta e, dunque, anche delle intercettazioni effettuate nel complesso che, a volte, vengono registrate al fine di assicurare la continuità anche se non hanno rilevanza penale, come quelle oggi riportate oggi da un quotidiano nazionale.

Pertanto queste intercettazioni non hanno alcuna rilevanza penale, né tantomeno riguardano l'inchiesta sulla metanizzazione d'Ischia della quale la Procura di Modena si occupa unitamente ad altri filoni investigativi».

Il rapporto finale dei Cc Tutela Ambiente, un faldone di 500 pagine, è stato trasferito per intero, senza alcuna apposizione di omissis, ed è così approdato in diverse istanze giudiziarie, a disposizione delle parti senza più alcun segreto, anche su vicende teoricamente ancora da approfondire in varie sedi giudiziarie.

Il Fatto Quotidiano pubblica oggi in prima pagina le intercettazioni di colloqui tra il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il comandante interregionale della Guardia di finanza Matteo Adinolfi, relative all'inchiesta CPL Concordia. «Lui non è capace, non è cattivo, non è proprio capace. E quindi... però l'alternativa è governarlo da fuori...», «sarebbe perfetto» per il Quirinale, «l'unico problema è che... bisogna aspettare agosto del 2016. Quell'altro non c'arriva, capito? Me l'ha già detto», afferma Matteo Renzi riferendosi a Enrico Letta («non è capace) e Giorgio Napolitano, nell'intercettazione di una telefonata dell'11 gennaio 2014 con Adinolfi. «La settimana prossima sarà un po' decisiva perché vediamo se riusciamo a chiudere l'accordo sul governo», dice Renzi, «Rimpastino sicuro. Rimpastone, no rimpastino!».

Renzi si riferisce a Enrico Letta, allora presidente del Consiglio, dicendo che «non è capace», ma «sarebbe perfetto» come presidente della Repubblica. Tuttavia questa ipotesi non è realizzabile fino ad «agosto 2016» (quando Letta compirà 50 anni soglia minima per l'elezione al Colle, ndr). «Il numero uno (Giorgio Napolitano, ndr) anche se mollasse... - dice Renzi - poi il numero uno ce l'ha a morte con Berlusconi per cui... e Berlusconi invece sarebbe più sensibile a fare un ragionamento diverso».

Letta risponde. «Le frasi di Renzi si commentano da sole». Cosi' Enrico Letta, contattato telefonicamente, risponde a una richiesta di commentare le frasi su di lui pronunciate da Matteo Renzi nel gennaio 2014 in una conversazione intercettata e pubblicata dal Fatto Quotidiano.