Terremoti, De Simone: «Flop del piano di fuga dalla zona rossa»

Terremoti, De Simone: «Flop del piano di fuga dalla zona rossa»
di Nello Mazzone
Giovedì 8 Ottobre 2015, 08:31 - Ultimo agg. 08:35
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«Siamo in ritardo con l’approvazione del piano comunale di protezione civile e ieri mattina è stato evidente il problema delle vie di fuga intasate. Tutta colpa delle scuole e delle dirigenti scolastiche».

Franco Alberto De Simone, architetto in servizio al Comune di Pozzuoli, coordina la task force di protezione civile comunale e senza mezzi termini ammette il flop totale del piano di evacuazione dalla zona rossa della Solfatara. Pressoché perfetto nella sua burocratica e astratta previsione, un disastro nella pratica applicazione, con cinquemila studenti dai 12 ai 18 anni a vagare in strada e tremila auto di genitori in preda al panico e imbottigliati nel traffico. «Ieri abbiamo registrato uno sciame sismico con una serie di microscosse, la più intensa delle quali di magnitudo 2.5 alle 9.20 - spiega De Simone - una situazione sicuramente non allarmante, eppure è bastato questo per mandare in tilt i docenti e soprattutto i genitori».



Praticamente Pozzuoli alta si è paralizzata: se ci fosse stato bisogno di una vera evacuazione sarebbe stato drammatico.

«Si, anche se va premesso che ieri mattina non c’era alcun ordine di evacuazione, circostanza che avrebbe fatto scattare tutta la macchina organizzativa di protezione civile locale, con un miglior coordinamento. Si è trattato, invece, solo di una scelta precauzionale dei dirigenti scolastici di portare fuori tutti gli alunni».



Questo significa che dirigenti scolastici e docenti sono stati troppo frettolosi? Hanno fatto un clamoroso errore?

«Comprendo e condivido umanamente la paura di questi docenti e quella dei genitori che si sono fiondati a scuola a riprendere i loro figli. Ma da un punto di vista di protezione civile la situazione non è assolutamente condivisibile. Ci vuole più formazione, più cultura della prevenzione».



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