Scongiurato per ora il trapianto di cuore: la piccola Irene risponde alle terapie

Scongiurato per ora il trapianto di cuore: la piccola Irene risponde alle terapie
di Davide Cerbone
Domenica 21 Settembre 2014, 14:22 - Ultimo agg. 14:23
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Ci sarà da aspettare ancora qualche giorno per capire quale destino clinico attende Irene, la bimba napoletana di venti mesi colpita da una miocardite e trasferita mercoledì scorso a Bologna. Il calvario della piccola e dei suoi giovani genitori, Arianna e Marco, che hanno appena 18 anni e vivono a Scampia in un locale occupato al piano terra di una palazzina del lotto G, è cominciato il 6 marzo scorso.



Irene aveva la febbre alta e vomitava sangue. «Un’infezione le aveva dilatato il cuore, i medici ci dissero che non avrebbe superato la notte», ricorda Arianna. Per fortuna non andò così e, dopo l’ennesimo spavento di alcuni giorni fa, adesso l’equipe guidata dal primario della Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale bolognese è riuscita a scongiurare l’impianto del cuore artificiale, il cosiddetto Berlin heart.



«La bimba è in condizioni stabili, si alimenta ed è stubata - spiega il primario Gaetano Gargiulo -. Stiamo provvedendo alle terapie e ai prelievi necessari per la tipizzazione in attesa di un eventuale trapianto. Cercheremo di portarla avanti il più possibile senza impiantare il Berlin heart, intanto la inseriremo in lista trapianti. In questi giorni abbiamo avviato una terapia che prevede dei supporti energetici non forniti dall’alimentazione: attendiamo di verificare i risultati. Se il problema fosse di tipo metabolico - prosegue il primario del Sant’Orsola -, si potrebbe perfino scongiurare il trapianto di cuore. Ma solo all’inizio della prossima settimana avremo le idee più chiare su quale sarà la strada da intraprendere».



Tira un po’ il fiato la nonna paterna di Irene, la signora Titina: «Le cose per fortuna vanno un po’ meglio, ma per favore - aggiunge -: non vi dimenticate della mia nipotina».
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