Il pizzo era imposto con le modalità tipiche della camorra, spendendo il nome dei nuovi boss della zona, con il ricorso alla minaccia e alle ritorsioni. Le vittime sono commercianti e imprenditori della zona orientale, costretti a tacere per timore e a pagare per evitare di mettere a repentaglio la sicurezza propria e dei propri cari.
Eccolo lo scenario da Far west che emerge dalla recente inchiesta della Direzione distrettuale antimafia sulla mala di Ponticelli.
Estorsione aggravata dalla finalità mafiosa, incendio doloso, porto e detenzione illegale di armi sono, a diverso titolo, i reati contestati ai dodici indagati, da ieri in cella per effetto dell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip su richiesta dei pm del pool antimafia che ha coordinato l'inchiesta, i sostituti procuratori Vincenzo D'Onofrio, Antonella Fratello, Francesco Valentini.