Equitalia, cartelle pazze a Napoli. Pioggia di richieste ai legali di Aidacon

Equitalia, cartelle pazze a Napoli. Pioggia di richieste ai legali di Aidacon
Martedì 22 Luglio 2014, 12:42 - Ultimo agg. 18:57
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Ci risiamo. Centinaia di contribuenti napoletani stanno ricevendo in questi giorni la più sgradita della posta: ovvero la notifica di preavvisi di fermo amministrativo da parte di Equitalia.



Questa volta, è non è la prima, molti di questi provvedimenti sono del tutto illegittimi, perché fanno riferimento a cartelle esattoriali annullate con sentenze passate in giudicato, a seguito di regolari opposizioni proposte dai contribuenti o addirittura a cartelle esattoriali mai notificate.



Solita ressa per i cittadini che si sono recati presso gli uffici della Società di riscossione per reclamare e contestare gli addebiti. Tra l’altro, in moltissimi casi, Equitalia ha provveduto a “bloccare” diversi veicoli strumentali per l’esercizio delle attività commerciali di moltissimi contribuenti, con evidenti e inevitabili danni economici per gli stessi.



Già tanti i cittadini che si sono rivolti all’Associazione consumatori Aidacon per l’illegittimo comportamento adottato e che ancora una volta viola i principi di correttezza, trasparenza e diligenza che una società privata, ma con rilevanza pubblica, dovrebbe assolutamente rispettare.



“Non è possibile – precisano i responsabili dell’Aidacon - che la società di riscossione continui a nascondersi, dichiarando di essere una mera esecutrice dell’Ente impositore, in quanto la normativa vigente le impone di controllare preventivamente gli atti in base ai quali procedere alla riscossione nei confronti dei contribuenti”.



Già in questi giorni i legali dell’Associazione provvederanno ad adire l’Autorità Giudiziaria competente predisponendo centinaia di ricorsi avverso i “pazzi preavvisi di fermo amministrativo” chiedendo il risarcimento di tutti i danni subiti dai cittadini. I legali dell’ Aidacon (www.aidacon.it) presenteranno inoltre un esposto alla Procura della Repubblica, al fine di tutelare i contribuenti vessati.



Riceviamo e pubblichiamo la nota di Equitalia



Equitalia precisa che in questi giorni sono riprese le normali procedure di riscossione previste dalla legge, rimaste sospese nel 2014 fino allo scorso 15 giugno per consentire ai contribuenti di aderire alla definizione agevolata introdotta dalla Legge di stabilità 2014.



Per riscuotere i crediti degli enti impositori Equitalia sta inviando avvisi e solleciti che riepilogano il debito, forniscono le indicazioni per il pagamento e gli strumenti per evitare di incorrere nelle procedure cautelari come ad esempio i fermi amministrativi sui veicoli. È evidente, quindi, che si tratta di un’attività consistente che sta interessando una rilevante platea di contribuenti. Per questo gli sportelli sul territorio e gli altri canali di contatto con i cittadini sono pronti per fornire la dovuta assistenza.



Nel caso in cui il cittadino ritenga di aver ricevuto una richiesta di pagamento non dovuta, si ricorda che è possibile chiedere direttamente a Equitalia la sospensione della riscossione in determinati casi previsti dalla Legge. È sufficiente presentare allo sportello o attraverso il sito internet www.gruppoequitalia.it una dichiarazione con cui si attesta che le somme richieste dall’ente creditore non sono dovute e allegare la documentazione che comprovi, ad esempio, l’avvenuto pagamento di quanto richiesto, l’annullamento del debito oppure la decisione favorevole di un giudice.



Equitalia si fa carico di inoltrare all’ente creditore la documentazione presentata, evitando così al cittadino la spola tra uffici pubblici, e le procedure rimarranno sospese in attesa della risposta dell’ente stesso.



Per quanto riguarda i fermi si evidenzia che prima di procedere, Equitalia invia un preavviso al contribuente per consentirgli di mettersi in regola entro 30 giorni. Nessun fermo invece può essere iscritto se il contribuente dimostra che il veicolo è necessario per lo svolgimento della professione, dell’attività di impresa, ovvero è utilizzato per finalità assistenziali.



















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