«Lo abbiamo schiattato»: in un'intercettazione l'assassino racconta come ha ucciso l'amico

«Lo abbiamo schiattato»: in un'intercettazione l'assassino racconta come ha ucciso l'amico
Martedì 30 Giugno 2015, 13:30 - Ultimo agg. 16:19
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«Lo abbiamo schiattato»: gli assassini raccontano l'uccisione di Raffaele Carfora. ​L'intercettazioni nelle mani degli inquirenti, è una vera e propria ammissione di colpevolezza da parte di Raffaele Stefanelli, uomo del clan D'Amico, colui che è ritenuto uno degli esecutori materiali dell'assassinio. Stefanelli è già in carcere per altri reati. Uno dei suoi compagni di cella, mentre i due guardano uno spettacolo di cabaret in tv, gli chiede notizie sulla fine di Carfora. Lui risponde in maniera inequivocabile: «Lo abbiamo schiattato».



Due intercettazioni ambientali hanno consentito a carabinieri e magistrati, come è stato sottolineato oggi in una conferenza stampa in procura, di ricostruire l'omicidio di Raffaele Carfora, ritenuto affiliato al gruppo camorristico dei cosiddetti «girati» di Secondigliano, a Napoli, ucciso dal clan D'Amico del rione Conocal di Ponticelli che mal sopportava le sue reiterate richieste di pagamento di una partita di droga. In particolare, una microspia installata in una vettura usata dai killer registra l'agonia, i rantoli della vittima colpita a morte.



Dalle indagini dei carabinieri della Compagnia Vomero di Napoli emerge che i clan dei cosiddetti «girati» di via Vanella Grassi di Secondigliano, e D'Amico del rione Conocal di Ponticelli, erano all'oscuro della compravendita, per 12mila euro, della partita di droga tra Raffaele Canfora (la vittima) e Raffaele Stefanelli (il killer). Dopo l'omicidio di Canfora (ritenuto affiliato ai «girati»), il clan D'Amico chiede più volte spiegazioni sull'accaduto a Stefanelli, temendo ritorsioni da parte di un'organizzazione camorristica, quella di via Vanella Grassi, decisamente più potente. Qualche settimana dopo la sparizione di Canfora, proprio nel rione Conocal, venne ucciso un pregiudicato di 47 anni, Vincenzo Pace. Un omicidio che gli investigatori non escludono possa essere legato all'assassinio di un loro uomo. Ad uccidere Canfora ad Ercolano (Napoli), il 18 marzo scorso, per essere stato troppo insistente nel chiedere il pagamento della droga, sarebbe stato Raffaele Stefanelli, 25 anni (già in carcere per altri reati) e M.A., un giovane che ha compiuto 18 anni lo scorso 2 maggio.



Ad occuparsi del suo cadavere, invece, sono stati la madre di Stefanelli e due suoi generi: si tratta di Patrizia Zinno, 50 anni, Gaetano Amato, 32 anni e Gennaro De Luca, 35 anni.
I tre, dopo avere caricato il corpo della vittima in auto, lo hanno seppellito nelle campagne di Valle di Maddaloni (Caserta) dove è stato trovato poco più di un mese dopo la sparizione dal cane di un uomo a passeggio nel bosco.