Faida di camorra, Sel: intervenga il governo. E la Municipalità chiede posti di blocco permanenti

Faida di camorra, Sel: intervenga il governo. E la Municipalità chiede posti di blocco permanenti
Lunedì 3 Agosto 2015, 16:51 - Ultimo agg. 20:27
3 Minuti di Lettura
NAPOLI - Per Arturo Scotto, capogruppo di Sel alla Camera, l'omicidio di Luigi Galletta, compiuto venerdì scorso a Napoli, è «il più drammatico tra gli atti di violenza della camorra in questi giorni, ma rischia di non essere l'ultimo» per cui - chiede Scotto - il «Ministro dell'Interno intervenga».



«Abbiamo ancora vivide nella mente - afferma Scotto in una nota - le parole dei familiari di Luigi Galletta, il loro dolore, la sofferenza per aver perso un figlio e un fratello la cui unica colpa è stata quella di rispondere "no" a testa alta alla camorra che voleva ingaggiarlo per le sue abilità di meccanico. La loro scelta di donare i suoi organi affinché, attraverso di lui, altre persone possano vivere rende onore all'intera famiglia e alla memoria del giovane Luigi».



Secondo Scotto, «quanto sta avvenendo in questi giorni a Napoli è il segnale di un'evidente recrudescenza della violenza di stampo camorristico» e «allora - aggiunge Scotto - non possiamo rimanere immobili a guardare mentre la criminalità organizzata colpisce i suoi affiliati, i piccoli imprenditori e chi semplicemente si rifiuta di prendere parte a questo gioco maledetto. Il Governo ha il dovere di intervenire immediatamente, e per questo motivo ho presentato un'interrogazione al Ministro dell'Interno per chiedere maggiore efficacia nei controlli già in atto sul territorio, misure concrete ed adeguate per impedire che Napoli resti oggetto di continua violenza da parte della camorra e un rafforzamento, ma soprattutto un'accelerazione - conclude Scotto - per quanto riguarda il progetto Unesco di recupero e riqualificazione del centro storico di Napoli».



«Se un ragazzo di 21 anni è morto perché ha avuto il coraggio di dire no alla camorra, lo Stato deve dare un segnale forte della sua presenza ai cittadini.
La zona di via Carbonara è diventata un Far West. Quando si decideranno a intervenire? La soluzione è una sola: posti di blocco permanenti ad ogni angolo di strada nel circuito Decumani-via Tribunali-Porta Capuana, un'area ormai strategica nelle mani dei clan e dove è in atto una vera e propria mattanza giovanile a cui bisogna subito porre fine». Così Armando Coppola, presidente della Quarta Municipalità, che si esprime sul tema della sicurezza dopo l'ennesima vittima innocente di camorra al centro storico, Luigi Galletta, il meccanico di 21 anni ucciso venerdì scorso nell'officina di via Carbonara dove lavorava. «Luigi era un ventenne incensurato – rimarca Coppola – un lavoratore onesto, simbolo di quella parte sana del centro storico che ha trovato il coraggio di ribellarsi al sistema criminale che governa il quartiere e per questo è giusto che lo Stato faccia sentire la sua presenza alla famiglia e a un territorio che è sotto assedio da parte dei clan. Anzitutto si deve rafforzare il programma "Alto impatto", potenziando forze e uomini nelle strade che sono teatro di agguati e sparatorie. Lo abbiamo già fatto presente al prefetto nella riunione sulla sicurezza che si è svolta la scorsa settimana. Ma non serve solo la repressione, a cui si deve accompagnare un'opera di prevenzione. Cominciando col sottrarre dalle mani della camorra i mercati abusivi e illegali della zona compresa tra piazza Mancini e il Vasto e affidandoli ai tanti giovani, come il povero Luigi, che vogliono solo essere regolarizzati. In questo il Comune faccia la sua parte. Noi come Municipalità abbiamo approvato una delibera pochi giorni fa, in cui si prevede la regolarizzazione e la legalizzazione delle aree mercatali che da anni sono gestite dai cartelli criminali della zona».


© RIPRODUZIONE RISERVATA