Fermati tre romagnoli nel Napoletano in giacca e cravatta: nell'auto di lusso avevano pistola rubata

Fermati tre romagnoli nel Napoletano in giacca e cravatta: nell'auto di lusso avevano pistola rubata
Mercoledì 1 Aprile 2015, 13:21
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CARDITO - Durante un posto di blocco in via Pietro Donadio di Cardito organizzato dai carabinieri della Stazione di Crispano, un normale controllo alla circolazione stradale è finito con l’arresto di tre uomini fermati a bordo di una fiammante BMW serie 5 e sorpresi in possesso di un’arma da fuoco. Si tratta di . Nicola Ambrosi, 66enne, di Sassuolo; Rocco Ambrosi, 44enne di Sassuolo (figlio di Nicola), Vittorio Galletta, 27enne di Casalgrande.



Nel tardo pomeriggio di ieri, i militari hanno intimato l’alt al conducente della nuovissima berlina nera. Sbirciando dal finestrino aperto il carabiniere nota all’interno tre uomini vestiti in modo elegante. Al primo scambio di saluti si sente marcato l’accento romagnolo del conducente, e nell’attesa che i tre prendessero i rispettivi documenti di identità il militare chiede gentilmente cosa li avesse portati in provincia di Napoli. Alla domanda i due seduti sui sedili anteriori rispondono contemporaneamente. Colto quell’attimo di incertezza nello scambio di sguardi dei due fermati il militare fa fare al collega accertamento in banca dati. La risposta è positiva: tutti e tre soggetti sono già noti alle forze dell'ordine.



I carabinieri fanno scendere dall’auto i fermati per perquisire il veicolo. Nascosta sotto al ripiano del bagagliaio trovano una rivoltella Colt 38 Special con relativi colpi. Approfondendo i controlli dalla matricola dell’arma viene fuori essere una pistola intestata ad un uomo deceduto nel 1996. Addosso ai tre i militari trovano circa 3.000 euro in banconote di vario taglio e chiavi di altre auto (Porsche e Smart). Mentre l’arma e le munizioni saranno sottoposte ai necessari accertamenti balistici da parte del Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche, proseguono gli accertamenti su cosa facessero i tre da queste parti e su tutto il materiale sottoposto a sequestro (vettura, denaro, chiavi e documenti). Dopo le formalità di rito i 3 sono stati accompagnati nel Carcere di Poggioreale, a disposizione della Procura della Repubblica Napoli Nord.
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