La sera del 21 ottobre, insieme ai genitori e al fidanzato, la giovane si era recata negli uffici dell’arma stabiese. Ai militari, in apparente stato confusionale e di agitazione, aveva denunciato di essere stata aggredita mentre si trovava nei pressi dello stadio comunale, a bordo della sua vettura, aggiungendo che un individuo a volto scoperto (a lei sconosciuto) si era introdotto nell’abitacolo e aveva tentato di palpeggiarla ma che era riuscita a respingerlo con un calcio e a darsi alla fuga.
Per ricostruire l’accaduto e dare un volto all’aggressore, i militari dell’arma hanno acquisito filmati dai sistemi di videosorveglianza installati sulla zona della presunta aggressione.
Attraverso i filmati è emerso che nel posto e nell’orario indicato dalla giovane non era successo nulla. Lo ha poi ammesso anche la stessa giovane, che è stata riconvocata dopo i primi accertamenti e ha confessato di aver perpetrato la finzione per ri-attirare le attenzioni del fidanzato.