Flop «spazzacammino» al Vomero: «Paghiamo le tasse, ci pensi il Comune»

Gli spazzacammino
Gli spazzacammino
di Maria Elefante
Martedì 30 Giugno 2015, 09:27 - Ultimo agg. 09:28
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NAPOLI - Ripuliscono le strade. E per loro è un po’ come rassettare la loro casa. Ma gli spazzacammino, i clochard che grazie al gruppo di imprese sociali Gesco e la cooperativa «Il Camper» si sono trasformati in netturbini, al Vomero restano ancora dei senzatetto. Ieri mattina la presentazione dell’iniziativa, resa possibile grazie all’adesione della Quinta Municipalità del Comune di Napoli guidata da Mario Coppeto, si è tenuta presso il chioschetto di piante e fiori in piazza Vanvitelli. Nelle prossime settimane quattro spazzacammino saranno impegnati in via sperimentale nella pulizia delle strade di piazza Vanvitelli, via Bernini, via Scarlatti e via Cimarosa. Ma a quanto pare i commercianti che si sarebbero resi disponibili a sostenere l’iniziativa sociale non sono molti.



«Un’iniziativa privata che dovrebbe far indignare residenti e commercianti che pagano uno dei balzelli più elevati in Italia in materia di gestione di rifiuti solidi urbani è stata accolta, anche alla presenza di alcuni rappresentanti istituzionali, con brindisi augurali». È quanto afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori Collinari, in relazione al progetto che invece in altri quartieri, come quello del centro storico, ha fatto registrare un discreto successo. Un sostegno che però al Vomero a quanto pare potrebbe venire a mancare mettendo di fatto a rischio l’interno progetto. Insomma viste le tasse troppo alte il servizio dovrebbe essere già assicurato dagli Enti e non dalle istituzioni sociali.



«Non neghiamo aiuti al prossimo, ma ci sembra un controsenso, con tutte queste saracinesche abbassate mi chiedo come possono i commercianti soccorrere gli altri se il problema sono proprio le continue chiusure – spiega Vincenzo Perrotta presidente del centro commerciale naturale Vomero Arenella –. Chi vuole può avvalersi della collaborazione degli spazzacammino ma al momento ci risulta che in pochissimi abbiano adottato il progetto. Il problema è la gestione della manutenzione ordinaria, nelle strade principali del Vomero non vediamo più lo spazzamento se non di notte quindi bisogna capire in che modo questo progetto si innesta nel nostro ordinario».



Più sensibili alla questione invece i membri dell’associazione Unico Vomero che hanno deciso di non escludere dal quadrilatero vomerese i netturbini sociali e di partecipare alla raccolta di fondi contribuendo alla campagna di crowdfunding sulla piattaforma Buona Causa.

«È evidente che si tratta di un progetto di rinserimento sociale nei confronti di chi è in difficoltà e proprio per questo è impossibile ignorare la sua importanza. Il lavoro restituisce dignità a chi non ha avuto una vita facile – spiega Piergiorgo De Geronimo presidente dell’associazione Unico Vomero che raccoglie commercianti, residenti ed enti no profit – Sosterremo con alcuni associati interessati il progetto che condividiamo, anche noi siamo sensibili alle tematiche del terzo settore e vogliamo che anche qui al Vomero gli spazzacammino possano sentirsi un po’ a casa».

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