Giannola: «La fuga dei giovani rischia di essere senza ritorno»

Giannola: «La fuga dei giovani rischia di essere senza ritorno»
di Cinzia Peluso
Giovedì 26 Marzo 2015, 11:59 - Ultimo agg. 18 Marzo, 10:10
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«Basta con le solite litanie. Non serve accelerare la spesa dei fondi europei al Sud. Non è questo il problema. La soluzione è una scelta politica forte, un piano nazionale in cui il Mezzogiorno abbia un ruolo fondamentale». Adriano Giannola, presidente della Svimez, è critico nei confronti del governo: «Tutti parlano e nessuno fa». «L'idea di Boccia di concentrarsi su 5-6 grandi progetti di investimento è sana», osserva l'economista, grande esperto della questione meridionale, «invece oggi che succede? Di fatto si spende di meno. Ad esempio usando i fondi per fare la decontribuzione per il Jobs act».





Il Sud perde colpi, anche dal punto di vista delle iscrizioni alle università...



«È vero, questo fenomeno è molto grave. Così perdiamo moltissimo, sia in termini di costi per le famiglie, che di manodopera e demografici. Infatti, difficilmente questi giovani ritorneranno. In 20 o 30 anni ci sarà un calo di 4 milioni di abitanti e il Sud perderà la base demografica per la riproduzione».









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