Giovane napoletano scomparso in Messico: si teme per la sua vita.

Giovane napoletano scomparso in Messico: si teme per la sua vita.
Mercoledì 8 Ottobre 2014, 12:30 - Ultimo agg. 9 Ottobre, 00:17
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Si teme per la vita di un giovane commerciante napoletano, Roberto Molinaro, 36 anni, scomparso in Messico, a Vera Cruz, l'1 ottobre scorso. Il giovane, in compagnia del fratello Enrico, 32 anni, era giunto in Messico l'11 settembre e dopo aver fatto tappa a Cancun e Città del Messico, si era trasferito a Vera Cruz, capitale dell'omonimo Stato messicano. Nel pomeriggio del 1 ottobre Molinaro ha chiamato con il cellulare la fidanzata a Napoli, e poi ha parlato con il fratello, che alloggiava insieme a lui in un albergo della città messicana.

Da allora non si hanno più sue notizie.

Il 4 ottobre la carta di credito di Roberto Molinaro è stata ripetutamente utilizzata in un supermercato di Vera Cruz, prima di essere bloccata. Della scomparsa sono stati informati l'ambasciata italiana in Messico ed il Consolato italiano a Vera Cruz. Fonti della Farnesina hanno detto al legale della famiglia, avvocato Antonio Russo, che il ministero degli Esteri si è attivato per le ricerche. Una tv messicana ha trasmesso un appello affinché chi avesse notizie del giovane italiano prenda contatto con le autorità locali.

Roberto Molinaro commercia in generatori elettrici e si era recato altre volte in Messico. Parla correntemente spagnolo ed aveva incontrato nei giorni scorsi, insieme al fratello Enrico, alcuni imprenditori edili. Alloggiava in un albergo di una zona centrale di Veracruz, centro messicano di oltre 500 mila abitanti, ed aveva noleggiato un'auto, che non è stata ritrovata.

L'ultima volta sarebbe stato avvistato a Paso del Toro, piccolo centro ad una quindicina di chilometri da Veracruz il 1 ottobre. Secondo quanto ha riferito il fratello, aveva addosso circa 1500 euro in pesos messicani, più la carta di credito. Il 4 ottobre la carta di credito è stata utilizzata per tre volte, per acquisti di poche centinaia di euro in un supermercato. Poi è stata bloccata.

A Napoli, la famiglia di Roberto Molinaro, con il padre Gennaro, che è invalido, la madre, casalinga ed i due fratelli, è angosciata. «Se si fosse trattato di un sequestro si sarebbero già fatti vivi - dice all'Ansa il padre, Gennaro - Roberto è alto e robusto, in grado di fare fronte ad un'aggressione, a meno che non sia stato un gruppo di persone a sequestrarlo». La fidanzata, che aspetta un figlio da lui, ha ricevuto da Molinaro l'ultima telefonata nel pomeriggio del primo ottobre (ancora mattina in Italia), che non lasciava presagire nulla. Al fratello Enrico, in Messico con lui, Roberto ha detto che lo avrebbe raggiunto nel giro di un'ora in albergo. Ma da allora se ne sono perse le tracce