Gragnano. Baby banditi aggrediscono e rapinano anziano

Gragnano. Baby banditi aggrediscono e rapinano anziano
di Francesco Ferrigno
Martedì 6 Gennaio 2015, 09:08 - Ultimo agg. 09:11
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Castellammare di Stabia. Aggrediscono e rapinano un anziano delle chiavi di casa, poi si recano nell’appartamento per svaligiarlo: è qui che i carabinieri hanno sorpreso i malviventi già pronti per darsi alla fuga con il bottino. I militari hanno fermato una banda composta da tre giovanissimi, tra cui un minorenne, tutti residenti a Castellammare: Catello Aponte di 19 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato per rapina e furto aggravato; stesse accuse per un 16enne incensurato, anch’egli arrestato; un 19enne pregiudicato è invece stato denunciato a piede libero per furto.



L’episodio ha avuto luogo nella serata di domenica scorsa. Un uomo di 84 anni è stato preso di mira da due rapinatori, secondo le prime ricostruzioni Aponte e il 16enne incensurato, mentre si trovava nei pressi dell’abitazione di alcuni parenti al centro di Castellammare.



L’anziano, molto probabilmente seguito da tempo dai malviventi che ne avevano studiato i comportamenti, è stato minacciato, aggredito e strattonato. I rapinatori erano alla ricerca delle chiavi del suo appartamento di Gragnano e, una volta trovate, le hanno portate via unitamente a cento euro in denaro contante. I giovani si sono poi dati alla fuga. Ancora sotto choc per l’accaduto l’84enne è riuscito comunque ad avvertire i carabinieri. L’uomo ha raccontato quanto accaduto ai militari ed è a questo punto che gli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile (Norm) di Castellammare, agli ordini del tenente Carlo Santarpia, hanno intuito quanto stava per accadere. I carabinieri stabiesi, insieme ai colleghi della stazione di Gragnano, coordinati dal maresciallo Sossio Giordano, si sono recati subito presso l’abitazione dell’84enne. Qui i carabinieri hanno sorpreso a rubare gioielli ed altri oggetti preziosi tre persone, ovvero i due 19enni e il 16enne. Colti in flagrante i tre sono stati fermati.



Come già accennato il 19enne che non avrebbe preso parte alla rapina è stato solo denunciato per furto: gli inquirenti sospettano, però, che sarebbe stato lui a portare il resto della banda da Castellammare a Gragnano con la sua auto. Il 16enne è stato portato al centro di prima accoglienza dei Colli Aminei di Napoli.



Aponte, invece, sottoposto ieri mattina al rito direttissimo, dopo la convalida dell’arresto, ha chiesto i termini a difesa ed è stato trasferito agli arresti domiciliari.

L’episodio di ieri è solamente l’ultimo di una lunga serie e riaccende i riflettori sull’allarme criminalità a Castellammare e nei Comuni limitrofi negli ultimi mesi. Secondo gli inquirenti, sarebbero più bande ad agire sul territorio cittadino. Un duro lavoro si prospetta così per polizia e carabinieri, che si sono adoperati predisponendo maggiori controlli nelle strade per porre argine al fenomeno della microcriminalità. Poco tempo fa si sono registrati furti a ripetizione negli esercizi commerciali come anche nelle abitazioni private.



Da ricordare, infatti, il colpo avvenuto in pieno centro a Castellammare alla gioielleria «Romano»: i rapinatori in quel caso hanno colpito alla testa una donna presente nel negozio e portato via merce per circa 20mila euro. La vigilia di Natale, invece, due persone armate hanno cercato di rapinare una tabaccheria a Sant’Antonio Abate esplodendo un colpo di pistola contro il titolare. Il proiettile ha centrato solamente una vetrata le cui schegge hanno colpito al volto il negoziante.