Napoli. Protesta dei lavoratori di Accenture al Centro Direzionale: rischiano il licenziamento.

La protesta dei lavoratori di Accenture
La protesta dei lavoratori di Accenture
di Gennaro Pelliccia
Giovedì 2 Ottobre 2014, 13:36 - Ultimo agg. 15:03
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Un presidio di protesta dei lavoratori dell’Accenture, in corso dalle ore 13.00 e durer fino alle 17.30, davanti alla sede degli uffici partenopei, al Centro Direzionale. L’azienda, colosso leader dei servizi ai call center in outsourcing, “non ha ancora comunicato ai propri dipendenti , e ai sindacati di categoria notizie sul futuro della sede di Napoli”, dichiarano alcuni lavoratori. C’è infatti molta incertezze sul rinnovo della commessa Enel. “Il silenzio di Accenture - continuano – ci preoccupa moltissimo. Non ci sono risposte sul futuro dei dipendenti del centro operativo di Napoli”.





All’Isola G3 del Centro Direzionale sono impiegati più di 200 lavoratori con varie forme di contratti atipici: tempi determinati, somministrati, apprendisti e staff leasing. Mentre solo una decina hanno un contratto a tempo indeterminato. L’80% dei dipendenti proviene da due aziende, Imi e Xerox, che gestivano, in passato, la commessa Enel: queste società lasciarono a casa i lavoratori, senza alcun preavviso. Oggi se l’ente dell’elettricità decidesse di non rinnovare l’appalto ad Accenture (in scadenza il 31 dicembre) per gli impiegati si aprirebbero scenari di crisi occupazionale molto preoccupanti. Le segreterie territoriali e regionali di Uilcom e Uiltemp , il 30 settembre hanno inviato una lettera al presidente della Regione Stefano Caldoro e all’assessore Severino Nappi. Nella missiva si “chiede di aprire immediatamente un tavolo di confronto al quale invitare anche la Direzione operativa di Enel, oltre che la stessa Accenture Napoli e le OO.SS. unitamente alla RSA, per analizzare le possibili strade alternative per scongiurare una crisi di un’azienda sana e potenzialmente in grado di rilanciarsi nel settore commerciale di riferimento”.