Inchiesta Cpl, le mazzette viaggiavano nel passeggino

Inchiesta Cpl, le mazzette viaggiavano nel passeggino
Lunedì 30 Marzo 2015, 20:14 - Ultimo agg. 20:17
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Alcuni dirigenti della Cpl coinvolti nell'inchiesta della procura di Napoli sulle tangenti per la metanizzazione di Ischia, avrebbero anche corrotto dei funzionari tunisini, dove la presunta associazione per delinquere avrebbe costituito dei fondi neri per pagare le mazzette. È quanto emerge dagli atti dell'inchiesta in cui si fa riferimento alla corruzione del direttore di una banca («Ce l'ho a libro paga», dice Francesco Simone, della Cpl) e il capo della dogana di Tunisi, che avrebbero favorito l'esportazione del denaro.



Soldi in contante che, sempre Francesco Simone, in un caso, ha «occultato e fatto passare alla dogana di Fiumicino... nascondendoli nel passeggino della figlioletta», annota il gip. Questa l'intercettazione in cui lo stesso dirigente Cpl parla della circostanza: «..Infatti ho detto..metto sotto il passeggino..il passeggino cioè chi cazzo lo controlla hai capito...». Questa condotta, secondo il giudice, evidenzia «una non comune attitudine all'inquinamento probatorio ed una altrettanto spiccata pericolosità sociale, non solo di Simone ma di tutti i correi della Concordia coinvolti in tali loschi traffici e operazioni».