L'operazione nell'ambito di un'indagine della Procura partenopea su una truffa aggravata ai danni dell'Inps che vede coinvolte alcune aziende agricole «fantasma» delle province di Napoli e Caserta. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, infatti, i responsabili delle aziende, per giustificare l'impiego della falsa manodopera hanno dichiarato di avere nella propria disponibilità terreni su cui effettuare le coltivazioni che non erano loro.
I falsi datori di lavoro inviavano all'Inps le denunce per l'impiego di manodopera agricola e certificazioni relative ai rapporti di lavoro in realtà inesistenti.
Grazie a questo sistema i falsi dipendenti ricevevano indebitamente indennità di disoccupazione, malattia e maternità. I sequestri sono state eseguiti dai finanzieri nei comuni di residenza dei falsi braccianti, nel Napoletano (Marano di Napoli, Qualiano, Giugliano in Campania, Mugnano di Napoli, Calvizzano, Quarto, Nola, Casoria) e a Mondragone, in provincia di Caserta.