Ischia, la notte di Sant'Anna tra allegorie, luci e musica. Vince il Borgo Celso

Ischia, la notte di Sant'Anna tra allegorie, luci e musica. Vince il Borgo Celso
di Cristian Messina
Domenica 27 Luglio 2014, 11:24 - Ultimo agg. 11:25
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Ischia. La pioggia non ferma la tradizione. Ieri sera la festa di Sant'Anna, nonostante dalla mattina si paventasse un possibile rinvio per maltempo, ha colorato ancora una volta la Baia di Cartaromana e Ischia Ponte.







Momento clou - e conclusivo - dell'ottantaduesima edizione della manifestazione è stato il suggestivo incendio del Castello Aragonese, questa volta in una versione inedita, con le «fiamme» che hanno interessato non solo il superbo maniero ma pure il resto della baia, che allo scoccare della mezzanotte si è illuminata sulle note di Ennio Morricone e dell'immancabile Blue Dolphin, vero e proprio inno della festa scritto da Stephen Schlaks.



Niente classici fuochi d'artificio - tranne un piccolo assaggio - a chiudere la serata: spazio, infatti, ad uno spettacolo piro-musicale a cura della ditta Fireworks, una rievocazione nel segno delle luci (riesumate le «lampetelle»), di fuochi e fuocherelli, che ha riportato alla mente dei più anziani le prime edizioni della festa.





Un momento che ha soprattutto ricordato gli attacchi dei pirati del 1600 e i riti propiziatori del passato, rimasugli, questi ultimi, dell'anima pagana ischitana che si è intrecciata spesso con le celebrazioni di Sant'Anna, protettrice delle partorienti. Così, chi sugli scogli, chi in barca, chi sul piazzale, turisti e isolani si sono ritrovati uniti a migliaia in un abbraccio collettivo, col naso all'insù per uno spettacolo unico, nel segno della tradizione ma senza disdegnare l'innovazione.



Ma la festa non è stata solo questo. Iniziata mercoledì, segnata da una lunga serie di eventi tra mostre d'arte, approfondimenti sulle peculiarità archeologiche e fisiche dell'isola e iniziative religiose, ieri la manifestazione ha offerto la classica sfilata di barche allegoriche, che ancora una volta ha trasformato il caratteristico borgo di Ischia Ponte in una piccola Venezia del Mediterraneo. La sfilata ha avuto inizio alle 21.50 con le tre imbarcazioni fuori concorso, ideate dagli artisti Daniele Papuli, Marisa Albanese e Roberto Marchese: tre opere d'arte, tre omaggi all'isola verde e alla festa di Sant'Anna, con uno sguardo sulle tradizioni e sulla storia, ma con l'occhio dell'arte contemporanea. Poi è toccato alle quattro imbarcazioni in concorso, realizzate da gruppi che hanno portato alta la bandiera di altrettante identità territoriale isolane ispirate ai temi proposti da testimonial d'eccezione come il cantautore Vinicio Capossela, l'artista Elio Marchegiani e gli scrittori Erri De Luca e Andrej Longo.



La giuria, composta tra gli altri dal celebre architetto indiano Bijoy Jain, fondatore dello Studio Mumbai, ha decretato intorno a mezzanotte la vittoria di «I più bei fiori da Aenaria», la barca del Borgo di Celsa raffigurante il Giardino d'Europa e l'isola verde, dove la natura mostra i suoi elementi mistici: acqua e fuoco. A premiarla, il sindaco Giosi Ferrandino con l'assessore regionale Pasquale Sommese. La sfilata è stata presentata dall'attrice Lucianna De Falco, ischitana doc, e impreziosita dalla video arte di Matthew Watkins, che in diretta, improvvisando, ha proiettato immagini suggestive sulle facciate del Castello Aragonese attraverso un comune tablet. Anche durante la sfilata non è mancata la musica, con gli artisti Patrizia Spinosi, Michele Bonè e Virgilio Brancaccio, che durante l'esibizione hanno ricordato il centenario della Grande Guerra (che cade domani) con il classico «'O surdato 'nnammurato».



Dalla canzone napoletana all'arte innovativa, insomma: ulteriore dimostrazione che l'ottantaduesima edizione della Festa di Sant'Anna è stata soprattutto un connubio di istanze contemporanee e tradizionali. Una strada inedita, questa, incarnata dal Direttore artistico Salvatore Ronga e dalla sua squadra, capaci di proiettare la festa nel futuro, di omaggiare e rivisitare con successo tradizioni radicate e più antiche della stessa manifestazione.
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