A Ischia spunta una misteriosa alga rossa in spiaggia: la protesta dei bagnanti

A Ischia spunta una misteriosa alga rossa in spiaggia: la protesta dei bagnanti
di Ciro Cenatiempo
Domenica 23 Agosto 2015, 10:34 - Ultimo agg. 12:09
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ISCHIA. Chi ha paura dell’alga rossa? Non è il titolo di un thrilling letterario d’estate, ma l’effetto di un fenomeno naturale che ha colto di sorpresa, per qualche giorno, i bagnanti di un tratto del litorale di Forio. Dopo il mare mosso di ponente, la successiva risacca ha sollevato dai fondali un bel po’ di residui vegetali, dunque organici, che si sono accumulati proprio sul bagnasciuga, lungo una striscia di un’ottantina di metri della spiaggia libera della Chiaia.



Il caldo ha fatto il resto, e la decomposizione rapida del materiale ha prodotto un odore molto forte, non proprio piacevole, che ha creato disagi e proteste tra i frequentatori del lido. Hanno invocato la pulizia della zona, avvenuta solo dopo l’intervento degli uomini della guardia costiera e del Comune. L’episodio è stato reso pubblico dal consigliere regionale di Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che ha segnalato – in una nota – come «molti si sono lamentati di ciò che si era palesato sotto i loro occhi e soprattutto, il loro naso e hanno infatti deciso di sporgere un formale esposto, dopo alcune segnalazioni su ciò che stava accadendo». Insomma, caos e proteste, mentre non lontano i titolari degli stabilimenti balneari e degli arenili in concessione avevano rapidamente rimediato al problema, ripulendo in pochi minuti il tratto di competenza.



Palpabile la preoccupazione, ma dopo una prima ricognizione del personale dell’ufficio circondariale marittimo è stato dichiarato che si tratterebbe di residui di Posidonia che però non è un’alga, ma una pianta acquatica superiore, del tutto simile alle piante terrestri perchè ha le radici e un fusto rizomatoso, con foglie a forma di nastro. In ogni caso, norme alla mano, quando si accumula sulle spiagge, va smaltita, proprio come un rifiuto, anche se – è ormai noto – può essere utilizzata per compostaggio come fertilizzante o, addirittura, per la produzione di biogas. La Posidonia ha un’importanza straordinaria, inoltre, per la sua diffusione, in praterie sommerse, nel mare di Ischia, tant’è che non solo è stata determinante per l’istituzione dell’area marina protetta, ma viene continuamente studiata dalla comunità scientifica di tutto il mondo per le sue peculiarità eco-biologiche, in stretto collegamento con gli scienziati del famoso laboratorio di ecologia del Benthos di Ischia porto: tra l’altro, è un eccellente indicatore della qualità dell’acqua; ha un’enorme potenza ossigenante e ha la funzione di «nursery» dei pesci e delle altre specie viventi, senza dimenticare la sua efficacia nella protezione delle aree costiere dalla erosione. Insomma, un tesoro biologico di inestimabile valore.



Fin qui, dunque, la soluzione del «giallo», nel caso effettivo ci si trovi di fronte a una anomala «spiaggiatura» di Posidonia oceanica, questo il nome completo della pianta che, va ricordato, è endemica del Mediterraneo. Quanto è accaduto a Forio, però, lascia moltissimi dubbi, in quanto l’accumulo di Posidonia sulle spiagge si verifica in inverno. Cosa è accaduto, allora? Il fenomeno è stato provocato da una mareggiata? E se invece non si tratta di Posidonia, ma di una vera alga rossa? Se ne conoscono almeno quattromila specie, e molte sono di tipo infestante, in alcuni casi tossico, con la forma di una rete soffocante. E non si può escludere che sia quella di Forio. Già da un po’ di anni, va detto, invade le coste anche in conseguenza del generale riscaldamento dei mari, cui si lega pure la tropicalizzazione esponenziale del golfo di Napoli. L’interrogativo è aperto.