Maria Grazia Di Scala respinge le accuse: «Non ho commesso nessun falso»

Maria Grazia Di Scala
Maria Grazia Di Scala
di Massimo Zivelli
Sabato 10 Ottobre 2015, 09:31 - Ultimo agg. 10:21
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ISCHIA - Professionista affermata e da tempo impegnata in politica, Maria Grazia Di Scala è «inciampata» nell’inchiesta Free Market che, per il reato di falso materiale commesso nell’esercizio della sua professione di avvocato, la vede da ieri sottoposta all’obbligo di dimora nel comune di Barano d’Ischia.

L’ex capogruppo di opposizione al comune ed attuale consigliere regionale di Forza Italia, si mostra tranquilla: attende da un lato fiduciosa gli esiti dell’inchiesta, dall’altro la revoca del provvedimento da parte del Tribunale del Riesame. «Quando i carabinieri mi hanno notificato il provvedimento cautelare – spiega al telefono - ho avuto modo di leggere i passaggi che riguardano le accuse nei miei confronti.

Accuse nelle quali io non mi riconosco, in quanto so di non aver commesso alcun falso. Queste sono le uniche cose che mi sento di dichiarare in questo momento. Lasciamo dunque che la magistratura faccia il proprio lavoro fino in fondo. Io non ho nulla da temere».

Un’apertura di credito sulla onestà e sulla buona fede del consigliere regionale arriva anche dal partito. In una nota, il segretario provinciale di Fi Antonio Pentangelo si dice certo del fatto «che la Di Scala saprà dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati». I fatti sarebbero quelli relativi alla vicenda di un piccolo albergo ai Maronti: l’avvocatessa avrebbe prodotto false certificazioni e perizie nel procedimento intentato contro la proprietà dell’albergo per la parziale demolizione di opere realizzate abusivamente.

Ieri a Barano e in tutta l’isola d’Ischia si registrava sorpresa ed incredulità alla notizia del coinvolgimento della consigliera in questa inchiesta. La Scala ed il suo gruppo politico sono da trent’anni i più fieri oppositori degli amministratori comunali di centrosinistra. Mentre Antonio Stanziola, sul quale si incentra tutta l’inchiesta, è cresciuto all’ombra degli amministratori del comune e da sempre risulta essere nel mirino della opposizione che negli anni scorsi, proprio per iniziativa della Di Scala, ne ottenne persino la destituzione da comandante dei vigili urbani, per mancanza di adeguati titoli a ricoprire l’incarico.

Maria Grazia Di Scala è presente attivamente sulla scena politica isolana da più di un decennio, avendo raccolto l’eredità dello zio, l’avvocato Giuseppe Di Meglio. Un suo bisnonno era stato podestà di Barano, mentre un prozio, sindaco dello stesso comune. Per ben due volte candidata a sindaco per il centrodestra, la Di Scala è stata battuta in entrambe le competizioni dall’attuale sindaco Paolino Buono, ritagliandosi poi ogni volta un ruolo di punta nel condurre le battaglie per la sua Barano, dai banchi dell’opposizione. A maggio di quest’anno l’approdo in Regione, nelle file di Forza Italia. Maria Grazia Di Scala raccoglie qualcosa come quasi 18mila preferenze e si accredita così come punto di riferimento emergente nel partito di Berlusconi.

Brillante nella professione così come in politica, alla quale ha sempre dedicato tutto il suo tempo libero, Di Scala era stata individuata come candidata isolana ideale dal coordinatore regionale del partito, senatore Domenico De Siano, che ha contribuito non poco alla sua importante affermazione.

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