Ischia. Scontro Arpac-Goletta Verde sull'inquinamento ai Maronti

Ischia. Scontro Arpac-Goletta Verde sull'inquinamento ai Maronti
di Massimo Zivelli
Sabato 8 Agosto 2015, 10:52
2 Minuti di Lettura
Stessa spiaggia, stesso mare e risultati delle analisi totalmente differenti. Come se non bastassero le ricorrenti polemiche estive sulle tante disfunzioni dell’area marina protetta, sul caso del presunto inquinamento alla foce dell’Olmitello nella baia dei Maronti, si registra l’inedito braccio di ferro fra Arpac e Goletta Verde.



Con l’agenzia regionale che in tempo reale ha fornito numeri che sostanzialmente contraddicono quelli diramati da Legambiente qualche giorno prima. «Il mare dei Maronti non è inquinato da fecali e detersivi» attacca subito il sindaco di Barano, mentre sulla sua scrivania esamina i risultati delle analisi effettuate dall’Arpac praticamente all’indomani della pubblicazione della black list di Goletta Verde. Una tabella analitica, quella fornita dal laboratorio navigante degli ambientalisti, che per quanto riguarda l’isola d’Ischia andava ad evidenziare un tasso di inquinamento da colibatteri e deteresivi, tale da rendere non balneabile il tratto di mare che nella baia dei Maronti coincide con la cosiddetta foce del canalone dell’Olmitello.



«Dati completamente sballati quelli forniti da Legambiente che – accusa il sindaco – in piena estate hanno gettato il panico fra i bagnanti e reso un cattivo servizio all’immagine turistica dell’isola. Legambiente questa volta ha valicato ogni limite della ragionevolezza ed è per questo che in sede legale ci muoveremo per chiedere la conta dei danni che abbiamo subito, dopo la pubblicazione di dati che sono stati smentiti da quelli ufficiali dell’agenzia regionale per l’ambiente». A giudizio del sindaco infatti, i dati ufficiali dell’Arpac dimostrano che il mare è balneabile anche all’Olmitello, dove non sono presenti fecali, tensioattivi e neppure alghe tossiche. Paolino Buono non nega certamente la presenza di materiali galleggianti, che arrivano nella baia trasportati però da assai lontano, dal gioco delle correnti.



La polemica sul presunto inquinamento ai Maronti, si accoda a quelle di questi giorni sul malfunzionamento gestionale del Regno di Nettuno. Mentre il giudice del lavoro ha rigettato il ricorso d’urgenza dell’ex direttore che era stato licenziato a maggio scorso, la presidente del consorzio dei comuni, Donatella Migliaccio interviene per chiarire di non aver mai censurato la Capitaneria di Porto per non aver presentato nei termini il bilancio.



© RIPRODUZIONE RISERVATA