L'appello del vescovo di Baghdad: «L'Onu dorme sui martiri dell'Isis in Iraq»

Non possiamo più tacere, la comunità internazionale deve intervenire. Pregate per noi
Non possiamo più tacere, la comunità internazionale deve intervenire. Pregate per noi
di Titti Esposito
Domenica 31 Agosto 2014, 16:25 - Ultimo agg. 1 Settembre, 12:01
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Castellammare di Stabia. "I cristiani devono pregare e fare comunit, in Iraq oggi si muore per la propria fede: non ci lasciate soli, la croce troppo pesante per il mio popolo". È un appello accorato quello lanciato dall'altare della chiesa Sant'Antonio di Padova dal Vescovo ausiliare del patriarcato caldeo di Bagdad, monsignor Shlemon Warduni, che stamattina ha officiato la celebrazione eucaristica nella parrocchia del rione Tavernola insieme al sacerdote don Paolo Cecere. Una testimonianza forte e drammatica, quella del vescovo iracheno, in Italia per partecipare al Meeting di Rimini, per la seconda volta nella città stabiese ospite del suo amico don Paolo.



"La comunità internazionale è intervenuta in ritardo e solo dopo i nostri appelli continui - ha spiegato durante l'omelia monsignor Warduni - L'Onu dorme, l'Europa è in un sonno profondo e l'Usa cura i suoi interessi, mentre noi restiamo abbandonati. Vorremmo che Europa e Stati Uniti capissero che la nostra persecuzione merita attenzione, gli uomini dell'Isis nel nome di una fede distorta e falsa stanno uccidendo vittime innocenti, donne e bambini della comunità yazida. A Mosul, da duemila anni cristiana, da due mesi non si celebra più messa. Non possiamo più tacere, il mondo intero deve sapere ed aiutarci, abbiamo perso la speranza ma non la fede".