Non fece favori a Mastella, assolto il giudice napoletano Tina Cardone

Clemente Mastella
Clemente Mastella
Venerdì 9 Ottobre 2015, 10:40
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Assolta perché il fatto non costituisce reato. Sono stati i giudici della terza sezione della Corte di appello di Roma a chiudere un processo a carico dell’ex magistrato del Tribunale di Napoli Tina Cardone, al termine di indagini nate dalla denuncia dell’ex gip partenopeo Sergio Marotta. Un caso che risale alle prime fasi dell’inchiesta a carico dell’ex ministro della Giustizia Clemente Mastella, quando l’allora gip Marotta era chiamato ad esprimersi sulle accuse a carico dei vertici del partito Udeur.



Ma andiamo con ordine: ieri i giudici hanno accolto la ricostruzione difensiva dell’avvocato Alfonso Maria Stile, per conto della Cardone, e hanno assolto l’imputata dall’accusa di tentata corruzione in atti giudiziari. Stando a quanto emerso in queste ore, la Cardone si sarebbe limitata ad avvicinare il giudice Marotta senza avanzare però una proposta corruttiva. La donna, nei pressi dell’edicola di piazza Cenni, si sarebbe limitata a ricordare i buoni rapporti con Mastella, magari facendo anche riferimento ai buoni rapporti del politico con alcuni esponenti di vertice dell’allora Csm, senza però avanzare una richiesta di scambio di favori. Smentita la prima ipotesi investigativa trasmessa dalla Procura di Napoli alla Procura di Roma, secondo la quale ci sarebbe stata una richiesta esplicita della Cardone al giudice Marotta di prosciogliere Mastella, in cambio di un interessamento da parte del Csm in favore dello stesso gip.



Una ricostruzione coltivata dalla Procura di piazzale Clodio, culminata nella condanna in primo grado della Cardone, ma completamente ribaltata ieri pomeriggio dai giudici del terza appello. Il fatto non costituisce reato - si legge nel dispositivo - non basta una chiacchierata con un collega per poter sostenere l’accusa di tentata corruzione in atti giudiziari.

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