Moglie e marito uccisi e buttati in una scarpata: freddati con colpi alla testa

Luigi Simeone e Immacolata Assisi
Luigi Simeone e Immacolata Assisi
Lunedì 20 Aprile 2015, 19:35
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NAPOLI -Erano persone tranquille, Luigi Simeone e Immacolata Assisi, entrambi di 50 anni, marito e moglie, uccisi con tre colpi di pistola e gettati in fondo a una ex cava di Giugliano in Campania, popoloso comune dell'hinterland a nord di Napoli. Sulla base delle risultanze investigative, al momento, sembra poco probabile la pista dell'omicidio-suicidio.



Gli investigatori del commissariato di Giugliano in Campania (guidato dal primo dirigente Pasquale Trocino), al lavoro da ieri sul caso, sembrano invece ritenere più plausibile quella del duplice omicidio. Oscuro, almeno per il momento, il movente. Ieri mattina una prostituta ha trovato un taxi con gli sportelli chiusi nei pressi di una scarpata: sulla vettura, una Fiat Multipla, e a terra, tracce di sangue che conducevano verso la scarpata. La donna ha subito avvertito la Polizia di Stato che, una volta giunta sul posto, ha scorto, sul ciglio del burrone, il corpo di una donna, risultato poi essere quello di Immacolata Assisi. Per recuperare il cadavere è stato chiesto l'intervento degli speleologi che, durante le operazioni, hanno individuato, a poca distanza, anche quello di un uomo. Era quello di Simeone, con due fori di proiettile alla testa. Uno solo, invece, il foro, sempre alla testa, riscontrato sulla donna.



Nei pressi del taxi, di proprietà di Simeone, i poliziotti hanno trovato sette bossoli calibro 7,65. Nessuna traccia però della pistola. I rilievi sono proseguiti per tutta la domenica, e anche oggi, gli speleologi, hanno battuto palmo per palmo tutta la scarpata alla ricerca di indizi e soprattutto dell'arma del delitto. Alle ricerche ha preso parte l'Esercito Italiano che, nella zona, è impegnato nell'ambito dell'operazione Terra dei Fuochi. Quella dove è avvenuto il ritrovamento, infatti, è un'area che i militari conoscono bene in virtù del loro impegno sul fronte della lotta allo sversamento illecito dei rifiuti.



La coppia, originaria di Napoli, si era trasferita in una palazzina di tre piani a Melito, comune non molto distante da Giugliano in Campania.
Luigi e Immacolata non avevano figli e la loro morte ha gettato nello sconcerto chi li conosceva, soprattutto i tassisti di Napoli che descrivono Luigi Simeone come un uomo tranquillo ed estremamente pacato. I risultati delle analisi della Polizia Scientifica daranno agli investigatori importanti indizi per fare luce su quanto accaduto così come quelli degli esami autoptici, previsti nei prossimi giorni. Le indagini della Polizia di Stato sono coordinate dalla Procura di Napoli Nord.
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