Al Madre la mostra in memoria di Lucio Amelio si trasforma in serata dance

Al Madre la mostra in memoria di Lucio Amelio si trasforma in serata dance
di Paola de Ciuceis
Domenica 23 Novembre 2014, 17:20 - Ultimo agg. 19:25
3 Minuti di Lettura

Dalle sale del terzo piano al cortile grande, oltre la mostra, la serata dance. Così, al Madre, per l’inaugurazione della mostra “Lucio Amelio. Dalla Modern Art Agency alla genesi di Terrae Motus (1965-1982).

Documenti, opere, una storia…” con la quale la Fondazione Donnaregina presieduta da Pierpaolo Forte rende omaggio al gallerista Lucio Amelio in occasione del ventennale dalla scomparsa.

A ricordare Amelio e il suo contributo alla città, la grande comunità dell’arte che gli ha reso onore accorrendo da ogni dove per visitare, dapprima, la mostra, un vero e proprio tuffo nei cassetti della memoria riaperti dal percorso indicato dal direttore del Madre Andrea Viliani cui si deve la cura della mostra in collaborazione con l’Archivio Amelio.

Quindi, trasferirsi in cortile sino a notte inoltrata per “MADREload party post opening” cui hanno partecipato centinaia di persone tra amici di sempre, collezionisti, artisti e galleristi, collaboratori e compagni di viaggio del gallerista, semplici appassionati e giovani leve per le quali Lucio Amelio non rappresenta momenti di vita vissuta ma, e solo per motivi generazionali, uno straordinario capitolo della storia della città.

Fra le attrazioni della serata, dj-set dei migliori protagonisti alla consolle del momento (Dropp, SSigilli, Marengo, Faber) ed una performance dal titolo “Lucio Amelio, il seduttore” a cura dello spazio Nea con un video di Mario Franco e musiche di Bruno Fiengo.

Open bar, musica a go-go, incontri e commoventi reminiscenze per una intensa serata, spensierata ma piena di emozioni per rinverdire la temperie culturale di quegli anni cui hanno partecipato, con i padroni i padroni di casa Pierpaolo Forte e Andrea Viliani e con le sorelle di Lucio Anna e Giuliana Amelio, anche il curatore e critico d’arte Achille Bonito Oliva, Lea Mattarella e Michele Buonomo, gli assessori alla cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele, e quello della Regione Campania Caterina Miraglia, il past governatore Antonio Bassolino, Riccardo Marone.

Gli artisti Gianni Pisani, Ernesto Tatafiore, Nino Longobardi, Mimmo Iodice con la moglie Angela, Fabio Donato, Marisa Albanese, Antonio Biasucci, Bruno Del Monaco, Rosaria Matarese, Felix Policastro, Mathelda Balatresi, Gianmaria Tosatti, Roxy in the Box, Marco Abbamondi.

I galleristi Alfonso Artiaco, Lia Rumma, Lucia e Laura Trisorio, Peppe Morra, Antonio Maiorino e Massimo Pastore di Primo Piano Italia, Giuseppe Mannajuolo e Mario Pellegrino di Al Blu di Prussia, Dino Morra e Anna Testa.

E ancora, Alessandra Caldoro, Antonio Blandini, Tullio Pironti, Gaia Salvatori, Tullia Gargiulo, i presidenti del Premio Napoli Gabriele Frasca, dell’Acen Francesco Tuccillo, della Mostra d’Oltremare Andrea Rea, dell’Agis Luigi Grispello con la moglie Annie, del gruppo Aet Salvatore Paliotto con la figlia Rossella. I collezionisti Maria Pia Incutti, Renato e Liliana Esposito, Bruno Pisaturo e Antonella Basilico, Fabio Pignatelli. E, ancora, Fabrizio Mangoni, Mario Franco, Giuseppe Antonio Martiniello, Giorgio Nocerino, Fiorella Cannavale Di Lauro, Carmen Mancini, Giancarlo Galasso e tanti, tanti altri ancora.