Assalto a Cappella Sansevero, in 50 cercano di forzare l'ingresso: danni e crollo del gabbiotto

Assalto a Cappella Sansevero, in 50 cercano di forzare l'ingresso: danni e crollo del gabbiotto
Venerdì 24 Ottobre 2014, 17:07 - Ultimo agg. 19:18
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Napoli - Il Museo Cappella Sansevero a Napoli è stato al centro di una protesta di un gruppo di circa cinquanta manifestanti, che, nel tentativo di entrare con la forza all'interno della struttura, hanno «gravemente danneggiato il gabbiotto d'ingresso, causando il crollo di una parte della copertura della struttura» come rileva una nota diffusa dalla direzione del Museo.

La struttura è stata chiusa.

I manifestanti, secondo quanto rileva la nota, sono giunti all'ingresso del Museo Cappella Sansevero «senza titolo di accesso valido» e hanno forzato «a spallate la porta a vetro del gabbiotto, prontamente chiusa da una custode del complesso monumentale».

«L'atto violento ha scardinato la porta e causato il crollo di una parte della copertura. Una volta avvenuto il crollo, la maggior parte del gruppo si è disperso, mentre circa otto persone si sono introdotte nel complesso monumentale. Queste ultime si sono allontanate quando hanno compreso che il personale del Museo aveva avvertito le forze dell'ordine».

I manifestanti erano muniti di cocci, alcuni dei quali sono stati trovati, fa sapere il Museo, nell'area d'ingresso del Museo. Esibivano inoltre alcuni volantini dal titolo «Accesso libero alla cultura per tutti». Non è stato arrecato alcun danno alle opere custodite all'interno del Museo.

La polizia è intervenuta poco dopo l'accaduto, facendo i rilievi mentre l'amministrazione del Museo ha presentato una denuncia. In seguito agli atti vandalici, il Museo è stato costretto a chiudere al pubblico per salvaguardare la sicurezza dei visitatori e «provvedere prontamente alla riparazione e al ripristino della struttura di ingresso».

Il Museo riaprirà regolarmente al pubblico domani osservando l'orario consueto di apertura, dalle 9.30 alle 18.30. «L'aggressione avvenuta oggi - conclude la nota - rappresenta il secondo episodio di violenza subito dal Museo Cappella Sansevero in meno di un anno. Già il 3 febbraio scorso, infatti, il complesso monumentale era stato occupato dagli aderenti ad una movimento di lotta per il lavoro.