Napoli, l'accusa di Naldi: «Comune pronto ad infliggere un nuovo duro colpo agli albergatori»

Napoli, l'accusa di Naldi: «Comune pronto ad infliggere un nuovo duro colpo agli albergatori»
Mercoledì 29 Luglio 2015, 17:58 - Ultimo agg. 17:59
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«Il Comune - secondo Federalberghi Napoli guidata da Salvatore Naldi - è pronto ad infliggere un nuovo duro colpo agli albergatori presentandolo come un regalo. Dopo aver incassato, pochi giorni fa, l'aumento dell'imposta di soggiorno, ci troviamo di fronte ad un ulteriore aumento della pressione fiscale. Quello che è stato sbandierato dalle Istituzioni come uno »sconto« in realtà è un aggravio della tassazione».



«Il problema riguarda l'assoggettabilità delle zone comuni alla tassazione sui rifiuti. Scale, corridoi, androni non sono tassati nei condomini e non si comprende per quale motivo dovrebbero, invece, essere tassati negli alberghi. Il Comune ha annunciato che opererà uno sgravio del 10% sull'imposta relativa alle parti comuni, la realtà è che gli albergatori dovranno pagare il 90% di un'imposta che, a nostro avviso, non è dovuta. Un provvedimento deciso a seguito di un incontro inutile. Il Comune parla di concertazione, ma poi agisce senza ascoltare quello che viene proposto. Si tratta di un provvedimento che si aggiunge all'aumento dell'imposta di soggiorno che contiene l'immotivata esenzione dei b&b. Le Istituzioni - sostiene Federalberghi - hanno voluto premiare chi lavora spesso abusivamente, al di fuori delle regole e senza il minimo rispetto della concorrenza. Da anni ci battiamo perché vengano fatti controlli, venga ridotta l'evasione fiscale, vengano chiuse le strutture abusive, impegnandoci laddove il Comune è assente».



«Abbiamo chiesto e ottenuto un tavolo di controllo ma non è mai stato operativo.
Il Comune cosa fa? Premia i b&b non applicando l'aumento della tassa di soggiorno per poi lamentarsi degli scarsi introiti. Certo, se non si fanno i controlli e se non c'è nemmeno la voglia di punire chi sbaglia, il risultato sarà necessariamente un disastro e chi ne paga le conseguenze è sempre chi rispetta le regole», conclude la nota.