Napoli, flop differenziata. Il vicesindaco Sodano: «Siamo in ritardo di un anno ma nessuno parli di fallimento»

Napoli, flop differenziata. Il vicesindaco Sodano: «Siamo in ritardo di un anno ma nessuno parli di fallimento»
di Elena Romanazzi
Domenica 27 Luglio 2014, 03:02 - Ultimo agg. 13:38
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«Si fa presto a parlare di flop, è un attimo, però nessuno si va a leggere i bilanci, nessuno con obiettività guarda il punto di partenza e i prossimi traguardi, e non si considerano neanche le difficoltà che a volte vengono costruite ad arte per creare casi ed emergenze a tavolino sulle quali si sono costruiti veri e propri imperi». Ma soprattutto - aggiunge - chi critica non sa di cosa sta parlando. Tommaso Sodano, vicesindaco e assessore all'ambiente incassa le critiche e rilancia. Già perchè a suo avviso si vuole a tutti costi creare ad arte un caso rifiuti che c'è, ammette, ma solo in parte.



A cosa fa riferimento?

«Ora ci sono 25 mezzi in coda allo Stir di Giuliano, quando in realtà avrebbero dovuto già aver finito di lavorare nella mattinata, per poi andare avanti con la raccolta. Così tutto si rallenta. Questioni interpretative, una querelle che vede coinvolta la Provincia, la Sapna e i comuni».



Ci dobbiamo preparare ad una nuova emergenza rifiuti?

«Assolutamente no. La questione mi assicurano dovrebbe essere chiarita. Anche se in questi ultimi giorni ci lasciano in coda. Ma non ci sarà alcuna emergenza».



Certo non si può dire che le cose vadano per il verso giusto, i dati sulla differenziata lo dimostrano. Le percentuali sono ben distanti dagli annunci.

«Siamo partita dal 14% e siamo arrivati al 24%. E questo è un dato certo. Contiamo di arrivare al 30% entro la fine di dicembre».



Si parlava del 50%. Parole vostre.

«Siamo in ritardo, è vero. Ma vogliamo ricordare l'annus orribilis, il 2013, che abbiamo vissuto o si vuol far finta di nulla? Senza mezzi, senza personale, senza risorse, con le gare andate deserte per la pessima nomea che aveva il comune di Napoli classificato in generale come cattivo pagatore. Vogliamo aggiungere altro? Come si estendeva la differenziata se non arrivavano i mezzi».



Ora ci sono?

«Ora a brevissimo ce ne saranno 25 nuove, a novembre altri 25 e poi 50. Alla fine dell'anno, se non ci saranno intoppi, grazie a diverse risorse (8 milioni di euro) e 5 che arrivano dal ministero dell'Ambiente e che dovevano arrivare due anni fa, avremo complessivamente 104 mezzi per la raccolta ordinaria e l'estensione della differenziata».



Resta sempre il nodo dell'impianto di compostaggio. Si fa o no?

«Anche in questo caso le ditte che avevano interesse prima hanno chiesto un rinvio e poi alla fine si sono tirate indietro tanto che la gara è andata deserta».



E ora che succede?

«Lo facciamo noi, gestito direttamente dall'Asìa così si chiude questa partita. Con risorse ad hoc e un accordo siglato con alcune banche».



Ci vorranno tempi lunghi?

«Un anno».



Vuole essere ottimista a tutti i costi?

«Sempre. Se non ci saranno intoppi basta un anno per costruirlo. Nel 2015 con i mezzi, l'impianto nuovo e il rapporto diretto con gli Stir sarà tutto diverso».



E le navi?

«L'ultima è partita tre settimane fa. Non ne partiranno altre».



Gli impianti ce la fanno a smaltire i rifiuti?

«Ce ne sono a sufficienza. Qua si dimentica che prendiamo e smaltiamo 600 tonnellate al giorno di rifiuti della Calabria. E con molta probabilità prenderemo anche una quota dal Lazio che è in difficoltà. Con la futura organizzazione sarà tutto diverso. Rapporto diretto con gli impianti, si potrà organizzare il lavoro, i turni e lo smaltimento senza dividere le oltre 1100 tonnellate in diversi punti come si fa attualmente».



Se si fosse fatto l'inceneritore sarebbe stato diverso.

«Non serve, quelli esistenti sono sufficienti. A noi serve l'impianto di compostaggio».



In sostanza di tutto si può parlare che di un flop?

«Le difficoltà ci sono state. La tabella di marcia è slittata di un anno. Ma non si poteva fare diversamente considerate anche le condizioni dell'Asìa, ora in fase di completa riorganizzazione sotto tutti i punti di vista».