Napoli. Addio al cavaliere Rocco, re del grano e delle tv private

Napoli. Addio al cavaliere Rocco, re del grano e delle tv private
di Maurizio Cerino
Sabato 28 Marzo 2015, 09:54 - Ultimo agg. 09:55
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Una vita divisa tra famiglia e lavoro; l’impegno costante per mantenere a livelli sempre competitivi la holding di famiglia, la «Rocco Giuseppe e figli SpA».



È morto ieri Ferdinando Rocco, a 81 anni, imprenditore dell’import-export dei cereali e primo editore dell’allora nascente industria televisiva privata, sposato con Santina e padre di Marilena, Donatella e Giuseppe. Un uomo che, per voce unanime, è riuscito a guardare avanti, avendo la capacità di proiettarsi nel futuro e trainare le proprie attività sempre all’avanguardia.



Laureato in Economia e commercio all’ateneo napoletano, fin dal 1962 prende le redini dell’azienda di famiglia, diventandone amministratore delegato, e lavorando con i fratelli Salvatore e Giuseppe.

La famiglia Rocco è attiva nell’import-export dei cereali da quattro generazioni. Ma proprio grazie alle capacità imprenditoriali di Ferdinando Rocco, di pari passo è stata sviluppata l’attività di supporto logistico e di servizi nel porto di Torre Annunziata con la società Solacem SpA, di cui era presidente, per cereali e derivati e la Isecold SpA, nata nel 1986, per la movimentazione di prodotti petroliferi. Se il porto oplontino è il terzo per importanza della Campania, il merito va proprio agli slanci imprenditoriali di Ferdinando Rocco. Per le sue capacità organizzative e manageriali, il 2 giugno il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro lo nomina Cavaliere del lavoro. È stato anche presidente di Assogranari e di Gestibanc, società holding del Banco diNapoli.

Ma le attività di Ferdinando Rocco nonsi fermano alla gestione della holding familiare.



Grazie alla sua capacità di guardare al futuro nell’ottica imprenditoriale, all’inizio degli anni ’80 crea «Telelibera 63», prima emittente televisiva con un notiziario sportivo quotidiano, e il Vg63, per l’informazione generalista. Nel 1985, con l’arrivo di Maradona a Napoli, decide di produrre anche un programma serale - che oggi chiameremmo talk-show - «Il Buco nella Rete», con ospite fisso l’allora portiere del Napoli Garella e il cronista sportivo Mimmo Malfitano, mentre il Vg63 era affidato a Mimmo Falco e diretto poi da Carlo Alvino.



Quanti hanno conosciuto e lavorato con Ferdinando Rocco hanno espresso immediata tristezza per la sua scomparsa, ricordandolo come un uomo d’altri tempi e «imprenditore galantuomo», sempre in prima fila a lavorare. Alvino ricorda che, in occasione della visita in Tv di Maradona, il patron di Telelibera in maniche di camicia coordinava l’organizzazione: la squadra di pulizia chiamata per l’occasione, nel vederlo, gli disse di gettare dell’immondizia. E lui, senza scomporsi, lo fece.



Oggi, alle 11, nella chiesa di San Gioacchino in via Orazio, i funerali.