Napoli, parcheggiatore abusivo picchia il cliente. Guarda il video choc

Napoli, parcheggiatore abusivo picchia il cliente. Guarda il video choc
di Paolo Barbuto
Venerdì 16 Gennaio 2015, 08:15 - Ultimo agg. 17 Gennaio, 12:14
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Un parcheggiatore abusivo sta parlando con una persona, probabilmente un cliente, almeno così sembra a prima vista. Nonostante i modi apparentemente tranquilli, le parole devono essere pesanti perché in un attimo il parcheggiatore colpisce con violenza al volto l’uomo che ha di fronte. Il primo colpo gli fa perdere i sensi e l’uomo comincia a cadere, di schianto, per terra. Però il parcheggiatore, non soddisfatto, gli assesta altri due colpi al viso mentre il malcapitato si accascia, battendo violentemente la testa sul selciato.

Accade tutto nel giro di pochissimi secondi.

Le persone che sono attorno non hanno nemmeno il tempo di realizzare, però anche quando vedono l’uomo a terra, privo di sensi, e ancora aggredito dall’energumeno, si tengono a debita distanza. Neanche uno mette mano al cellulare per chiamare, almeno, le forze dell’ordine.

Il video registrato dalle telecamere di controllo del garage Loreto di via Einaudi, la strada che costeggia l’ingresso laterale dell’ospedale Loreto Mare, fa venire i brividi. Un po’ di brividi giungono anche per il disinteresse generale che circonda la drammatica vicenda è imbarazzante. Si vedono persone perbene, medici col camice addosso, donne con la spesa: nessuno pretende atti eroici per fermare i violenti, nessuno chiede di intromettersi e rischiare di prendere pugni e magari anche coltellate. Però, consentiteci, il fatto che nessuno cerchi neanche di chiedere aiuto con una telefonata, di fronte a una scena del genere, beh, quello è sconfortante.

L’aggressione mostra una violenza inusitata, bestiale; non voleva essere semplicemente una «lezione», quei pugni erano scagliati per annientare l’avversario per finirlo.

E solo un miracolo ha evitato il peggio: se quell’uomo caduto a corpo morto, privo di conoscenza, avesse battuto la testa su uno spigolo o su un marciapiede, non avrebbe avuto certamente scampo.

La vicenda era già nota alle forze dell’ordine e alla magistratura. Indagini sono in corso sull’aggressione e, fino ad oggi, tutto era tenuto sotto silenzio, anche perché nessuno avrebbe dovuto essere a conoscenza di questo drammatico video. Le indagini sono state affidate alla polizia municipale, le coordina direttamente il capitano De Martino che dirige il gruppo della polizia giudiziaria del corpo e che, in seguito alla segnalazione della vicenda, è partito proprio dalla visione di questo drammatico video.

Dopo l’aggressione, il parcheggiatore abusivo, aiuta l’uomo a risollevarsi e lo conduce all’interno dell’ospedale dove, probabilmente l’aggredito viene sottoposto alle prime cure. Eppure, secondo i primi accertamenti, non risulta nessun intervento medico a quel giorno e a quell’ora su una persona aggredita. Insomma: se l’identità dell’aggressore è facilmente reperibile, manca un tassello determinante: chi è l’aggredito? Che fine ha fatto?

Sembra che il nome di quel parcheggiatore sia già agli atti, anche se la notizia non trova conferma da parte degli uffici della polizia municipale che si trincera dietro il più assoluto riserbo tanto da non voler confermare nemmeno di essere incaricata dell’indagine in corso.

Il vero grande problema, dunque, è capire qual è il ruolo dell’aggredito. A prima vista sembrerebbe un cliente, una persona che ha lasciato l’auto in sosta e ha avuto poi un diverbio con l’abusivo. Ma il tempo di permanenza intorno alla zona, e i modi dell’uomo che ha subito l’aggressione, potrebbero far pensare anche a un diverbio fra due parcheggiatori abusivi, evento che cambierebbe completamente i connotati della vicenda.

Resta, inalterata, ovviamente, la drammatica violenza dell’aggressione, ma potrebbe anche trattarsi di un «regolamento di conti» all’interno di un mondo parallelo, quello degli abusivi nel quale in questo momento c’è grande tensione.

La spartizione delle aree, abitualmente gestita dai clan camorristici napoletani, starebbe subendo sostanziali modifiche. Tutto, ovviamente, è collegato alle maree in movimento delle nuove alleanze fra clan e agli exploit degli «emergenti» che cercano di espandere i loro territori.

L’evento del quale mostriamo il video è avvenuto alla fine della scorsa estate, quando alcuni exploit camorristici non erano ancora così plateali. Però la stessa polizia municipale, prima ancora che venisse fuori la vicenda legata a questo video, ha confermato, ad esempio, che nella zona di piazza Municipio c’è grandissima tensione proprio legata alla spartizione dei territori da destinare a parcheggio abusivo.

Un altro fenomeno venuto alla luce nel corso del 2014 è collegato invece, alla disperazione, alla fame. Ci sarebbero persone che, senza alcun legame con la malavita e senza alcun precedente specifico, per raggranellare denaro tentano di andare a presidiare aree che ritengono «incustodite», trasformandosi temporaneamente in parcheggiatori abusivi. Si tratta, ovviamente di persone che vivono ai margini del malaffare e che non hanno difficoltà a confrontarsi con la strada, anche se non hanno mai avuto esperienze da parcheggiatori abusivi. Spesso proprio contro queste persone si verificano episodi di violenza che servono da insegnamento: cacciare via in malomodo, anche picchiando, un «intruso» nel mondo degli abusivi è utile a dimostrare che su certi mercati nessuno può mettere le mani senza autorizzazione.

Nel frattempo di fronte all’ingresso laterale dell’Ospedale Loreto, laddove è accaduto l’episodio raccontato dal video e dalle immagini di questa pagina, gli abusivi sono regolarmente al loro posto. Quando arrivano le pattuglie della polizia municipale si fino identificare, fotosegnalare, consegnano il denaro che hanno in tasca (che viene confiscato e resta agli atti del procedimento) e poi, dopo un’ora tornano al loro posto. Sanno di essere invincibili, almeno fino a quando non ci saranno leggi più severe e fino a che i napoletani continueranno a pagare senza denunciare.

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