Napoli, impianto di compostaggio a Scampia. De Magistris: «Una svolta»

Napoli, impianto di compostaggio a Scampia. De Magistris: «Una svolta»
Mercoledì 28 Gennaio 2015, 16:34 - Ultimo agg. 21:14
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«Oggi siamo a una svolta definitiva per una rivoluzione ambientale a tutela del territorio e della salute pubblica». Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris in relazione alla presentazione del project financing per la realizzazione di un impianto di compostaggio a Scampia con cui - ha sottolineato - «diciamo no a chi ancora ha nei cassetti progetti di discariche e inceneritori da fare sul territorio della città metropolitana pensando che quella sia la strada da percorrere. Quella stagione - ha proseguito il sindaco - è finita». Il progetto, ha evidenziato de Magistris, «è anche la dimostrazione che siamo diventati credibili agli occhi dei grandi gruppi finanziari perché abbiamo risanato i conti. Napoli - ha concluso - si candida a essere modello su scala nazionale».



L'obiettivo del Comune sul fronte della raccolta differenziata resta quello di raggiungere il 60-70 per cento. Secondo i dati riferiti da de Magistris, attualmente la città si attesta sul 30 per cento, ma «grazie al lavoro che si sta facendo al Centro storico e nei parchi - ha sottolineato - puntiamo di arrivare al 50 per cento». «Complessivamente - ha concluso de Magistris - mi reputo soddisfatto perché, con le risorse che avevamo, abbiamo fatto un miracolo nel riuscire a reggere un sistema complicato, avendo l'impossibilità di assumere nuovo personale in Asia la cui età media dei dipendenti è sui 60 anni». Rispetto all'impianto annunciato oggi la Municipalità di Scampia promette 'battaglia' con «azioni legali, civili, di protesta seria e costante», spiega il presidente della Municipalità Angelo Pisani.



«Il Comune - ha detto Pisani - vuole portare altra immondizia nell'area nord, inquinamento e altri camion che perdono percolato.
Se continua su questa strada, de Magistris sarà ricordato come il sindaco dell'immondizia». Alle critiche de Magistris risponde dicendo di essere «aperto al dialogo con chi ha proposte migliorative, ma non con chi vuole l'immobilismo per favorire l'emergenza ambientale».