Napoli. A rischio la formazione degli specialisti in medicina.

Napoli. A rischio la formazione degli specialisti in medicina.
Venerdì 6 Marzo 2015, 14:01 - Ultimo agg. 14:02
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Sono pronti a dimettersi i direttori delle circa 80 scuole di specializzazione di area sanitaria del Sistema Universitario Campano a seguito della proposta di istituire un doppio canale nella formazione medica specialistica attualmente in discussione nell’ambito del DdL Delega ex art. 22 del Patto per la Salute. La protesta nasce dalla valutazione che il DdL rappresenti una “diminutio” della professione medica ed in particolare di quella del medico dipendente del SSR. In sintesi, il provvedimento va a configurare un nuovo ruolo di medico subalterno e non dirigenziale contrattualizzato nell’ambito del comparto sanitario, con evidenti implicazioni sul piano economico e normativo. “Non è un caso che giovani medici vedano in tale proposta un pericolo per il loro futuro e un tentativo sia di svilire la loro formazione sia di rendere dequalificante il loro lavoro”- sottolinea il Presidente della Scuola di Medicina della Federico II, Luigi Califano. “Ciò anche in considerazione del fatto che tale ruolo a tempo indeterminato verrà finanziato con la soppressione di ruoli di dirigente medico”. “E’ un ritorno al passato. Un grave danno per la classe medica. Noi docenti dovremmo essere più garanti della qualità delle specializzazioni”- dichiara Maria Triassi, direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva.
A conferma di questa preoccupazione Nicola Ferrara, coordinatore delle Scuole di Specializzazione dell’Ateneo Federiciano, sottolinea che gli attuali specializzandi (o gli specialisti ancora precari) avranno di fronte solo una prospettiva di disoccupazione. Considerazione condivisa anche da Silvestro Canonico, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia della Seconda Università di Napoli, in quanto “le risorse disponibili saranno impiegate nella assunzione di questa nuova figura di medico con sacrificio di ruoli anche per i laureati nelle professioni sanitarie”. Anche Mario Capunzo, direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Salerno, esprime viva preoccupazione rispetto alla qualità della formazione medica pre e post-laurea “già fortemente compromessa dall’esorbitante aumento del numero di iscritti al corso di laurea in medicina rispetto alle capacità formalmente dichiarate di sostenibilità da parte delle strutture”. Le tre Scuole di Medicina concordano sulla necessità di uno stato di agitazione ed indicono una assemblea per il giorno lunedì 9 Marzo alle ore 9.30 presso l’Aula Nord - Edificio 19 della Scuola di Medicina “Federico II” invitando alla partecipazione tutti i docenti, la componente studentesca e gli specializzandi, nonché gli organi di stampa.
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