Napoli. Commerciante suicida, il fratello: «La camorra gli avrebbe dato più tempo per pagare»

Napoli. Commerciante suicida, il fratello: «La camorra gli avrebbe dato più tempo per pagare»
Domenica 23 Febbraio 2014, 14:51 - Ultimo agg. 22 Ottobre, 15:11
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Napoli. «La camorra gli avrebbe dato piu tempo per pagare. Il mio Stato, quello a cui pago le tasse, gli ha dato 24 ore.



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Lo sfogo. «Devo pensare che la camorra tutela più dello Stato» dice Arcangelo De Falco, fratello di Eddy, il pizzaiolo suicidatosi alcuni giorni fa davanti alla sua abitazione a Pomigliano d'Arco, dopo aver ricevuto un verbale di 2000 euro dall'ispettorato al lavoro, per la irregolare presenza della moglie nell'esercizio commerciale a Casalnuovo. «Ecco perché mio fratello muore» aggiunge Arcangelo, che oggi, insieme col suocero del fratello, Ciro, ha incontrato i commercianti in raduno a Piazza Primavera a Pomigliano D'Arco, e poi il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, che era davanti al Municipio per una iniziativa del movimento 5 Stelle. «All'ispettorato non hanno avuto rispetto per mio fratello neanche quando lo stavamo seppellendo - afferma - potevano attendere 24 ore prima di dire che Eddy era un evasore. Ha sostenuto, in una intervista, che il verbale non era per la presenza di mia cognata, e che quest'ultima percepiva 10 euro al giorno. Ma dove sono queste cose nel verbale - chiede mostrando il documento - qui c'è anche l'ultimatum che hanno dato ad Eddy, 24 ore».



Il conto corrente. Arcangelo De Falco annuncia che domani sarà aperto un conto corrente per chi volesse aiutare la cognata ed i suoi tre nipoti:
«Domani sapremo il numero e lo comunicheremo - spiega - perchè c'è tanta gente che chiama per le condoglianze. Ma ora c'è bisogno di un aiuto concreto, i tre figli di Eddy, di 14 anni la prima, e di 5 i secondi, hanno bisogno di mangiare, di studiare, di pagare le bollette. Mia cognata non può rischiare che le levino i figli dopo aver perso il marito. Chiunque può ci aiuti, anche solo lasciando un messaggio di solidarietà, che sia però continuo, e non si lasci morire mio fratello una seconda volta abbandonando i suoi bambini».



La proposta. Il vicepresidente della Camera Di Maio ha avanzato la proposta di chiedere a tutti i parlamentari della zona, consiglieri regionali, parlamentari, di istituire un fondo anche con regioni e comuni per concedere microcrediti locali. «Conoscevo Eddy - ha spiegato Di Maio - mi aveva contattato la prima volta due anni fa per entrare nel Movimento e per un'idea di consegna di latte e pane a chilometro zero con le bici.
Ma mi disse che dovevamo fare nostra l'idea, perchè lui lavorava come un somaro. Era uno tosto, e se siamo arrivati a questo punto, significa che siamo in un momento della società in cui anche i duri cedono». «In Italia c'è un'enorme evasione fiscale - ha proseguito Di Maio - ma pare che siamo di fronte ad un sistema che è a maglie strette sui deboli e a maglie larghe sui forti. In più le banche non concedono più crediti, nonostante lo Stato continui a trasferire loro fondi, come i 7 miliardi e mezzo di qualche tempo fa. Eppure gli istituti di credito hanno chiuso i rubinetti con gli imprenditori, e quindi ci chiediamo che fine stanno facendo quei soldi. Potremmo quindi creare, oltre al fondo che abbiamo istituito con il M5S, anche uno con consiglieri regionali e parlamentari della zona, che hanno uno stipendio enorme come il mio, in modo da creare nuovi sportelli anche sui singoli territori, facendo leva anche su comuni e regione. Bisogna istituire un concetto di solidarietà in tutta la classe politica».




Il fondo. Intanto è stato annunciato un fondo costituito dal Movimento 5 Stelle, nel quale i deputati stanno depositando parte dei loro stipendi, i pentastellati istituiranno in ogni provincia italiana sportelli dove i commercianti potranno recarsi per sbrigare pratiche, oppure per ottenere microprestiti che andranno dai 5 mila ai 20 mila euro.