Ragazzo ucciso da carabiniere. Equabile, il «bulletto» latitante è pronto a costituirsi

Ragazzo ucciso da carabiniere. Equabile, il «bulletto» latitante è pronto a costituirsi
di Daniela De Crescenzo
Lunedì 8 Settembre 2014, 08:35 - Ultimo agg. 13:09
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Uno sbruffone, uno che girava nel quartiere a bordo di un «macchinone» decappottabile, incurante del provvedimento di arresti domiciliari prima e delle ricerche dei carabinieri, poi.

Al Rione Traino descrivono Arturo Equabile, il latitante sfuggito più volte alla cattura, come un malavitoso, ma anche come un bullo, uno capace di prevaricare i «guaglioni» più piccoli e di sbeffeggiare le forze dell'ordine. Faceva una bella vita, Equabile, raccontano nel quartiere, e anche se non lo avevano beccato, si mormora che avesse un ruolo nello spaccio degli stupefacenti. Un giro di affari in forte espansione nella zona a ridosso di Fuorigrotta da quando le piazze di Scampia sono entrate nel mirino delle forze dell'ordine e i guadagni sono crollati. La droga continua ad arrivare e una fetta finisce al rione Traiano dove si vende con più discrezione nelle case e negli scantinati.

Una cosa è certa: Equabile non era, e non è mai stato, un delinquente di grosso calibro.

Arrestato per furto nel 2013, era poi stato mandato agli arresti domiciliari. Nel febbraio di quest'anno era stato beccato dai militari in una sala giochi solitamente frequentata da malavitosi e da spacciatori: era riuscito a scappare, e da allora gli inquirenti avevano cominciato a dargli la caccia. Ma lui era sempre riuscito a farla franca. Eppure, ne sono certe le forze dell'ordine, non aveva mai lasciato il quartiere, come del resto fanno solitamente i latitanti. Una primula rossa made in Traiano che aveva un profilo su Facebook nel quale si mostrava sempre (a modo suo) elegante e irridente raccogliendo i consensi entusiastici degli amici: si va da «Comme si bello, 'o fra», a «si 'nu vip». Un modello da imitare, ma forse anche da temere, per molti ragazzi del quartiere.

Figlio di un pregiudicato che ha passato molti anni in galera, in zona aveva preso in qualche modo il posto del padre pur senza scalare le vette della criminalità organizzata.

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