Napoli. L'allarme dei pediatri: «Troppi fuochi d'artificio notturni provocano insonnia nei bambini»

Napoli. L'allarme dei pediatri: «Troppi fuochi d'artificio notturni provocano insonnia nei bambini»
di Marisa La Penna
Lunedì 6 Luglio 2015, 10:05 - Ultimo agg. 13:39
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Alcuni li fanno esplodere come segno di giubilo per la scarcerazione di un boss del quartiere o di un cumpariello. Altri per far sapere a chi deve sapere che è arrivata una partita di droga pronta per essere immessa al dettaglio sulle piazze di spaccio. Altri ancora solo per festeggiare un compleanno, un onomastico, un fidanzamento, un matrimonio. Sta di fatto che quasi tutte le sere, in alcuni quartieri popolari della città, c'è un'esplosione di fuochi pirotecnici. Un fenomeno tutto napoletano, riservato, per la maggior parte dei casi, al linguaggio dei malavitosi. I petardi vengono fatti esplodere sul tardi. Sempre dopo la mezzanotte. Quando, cioè, la maggior parte dei residenti - a cominciare ovviamente dai bambini più piccoli - hanno già preso sonno. «Come pediatri di famiglia siamo preoccupati per la salute dei più piccoli».



L'allarme viene lanciato dalla sezione partenopea della Fimp, la Federazione italiana dei medici pediatri. Il segretario provinciale, Antonio D'Avino, avverte infatti che «per i più piccoli il rischio è alto». Secondo i medici pediatri napoletani, infatti, la frequente esposizione ai petardi può causare un disturbo del sonno nei bimbi fino a tre anni. «D'estate – spiega Antonio D'Avino - il fenomeno è più sentito, perché l'afa costringe molti a tenere le finestre aperte. E nei quartieri più popolari questo diventa un vero e proprio problema. Molti genitori si rivolgono a noi per i risvegli frequenti dei propri figli e la difficoltà a farli riaddormentare». Riprende il leader dei pediatri napoletani: «Si consideri che di norma nei primi ttre anni di vita, il venti-trenta per cento dei bambini presenta dei disturbi del sonno: percentuale che scende al quindici per cento dopo i tre anni.
Percentuali che a Napoli, complice l'uso continuo di fuochi pirotecnici anche nei centro abitati sale drasticamente». «In molti casi di insonnia – dice D'Avino – gli “stimoli” ambientali sono determinanti. A questo si potrebbe aggiungere anche un problema di asma, legata alle sostanze che si liberano nell'aria a causa delle esplosioni. Se si notano nei piccoli problemi di concentrazione durante il giorno, un eccessivo nervosismo e difficoltà a rispettare i normali cicli “veglia-sonno” può essere del tutto fisiologico e solo se ciò interferisce con le attività quotidiane del bambino è bene rivolgersi al proprio pediatra». Dal Pallonetto di Santa Lucia alla Sanità, dall'Arenaccia a Secondigliano, da Forcella a Ponticelli, da Barra a San Giovanni a Teduccio. Nei quartieri del centro storico e in quelli popolari della periferia non c'è notte in cui non ci sia qualcosa da festeggiare con i fuochi d'artificio. D'altra parte basta andare in un sito panoramico, per esempio a Posillipo o a San Martino per averne la conferma, intercettando, in lontananza, i giochi pirotecnici fatti esplodere in una delle zone appena citate. Ovviamente più si è vicini alla fonte dell'esplosione più il danno che subisce il bambino è grave. E non riguarda soltanto la difficoltà a riaddormentarsi. Anche i pediatri otorini si dicono preoccupati per i danni che il botto può provocare all'udito del piccino. «I rischi sono alti» spiega il primario otorinolaringoiatra dell'ospedale civile di Nola. Econsiglia: «I genitori tengano lontani da finestre e balconi i lettini dei loro figli e chiudano le imposte di notte, se vivono in una di queste ”zone a rischio”».
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