Abbandono dei cani, record di agosto nelle strade cittadine

Abbandono dei cani, record di agosto nelle strade cittadine
di Melina Chiapparino
Mercoledì 5 Agosto 2015, 08:50 - Ultimo agg. 12:55
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Esplode l’emergenza che, come nessun’altra, segna la mancanza di civiltà del nostro territorio. Quest’anno il bilancio è drammatico. Centinaia di cani abbandonati ogni giorno, tracciano il profilo di un allarme che cresce senza sosta, raggiungendo cifre record e mettendo in ginocchio i servizi preposti ad arginare questa barbarie.



In media, nei mesi di giugno e luglio si è avuto l’incremento di almeno il 50% di quattro zampe da accudire nelle strutture convenzionate con il Comune di Napoli, così come in quelle di volontari. «Abbiamo notato un notevole aumento di cani abbandonati dall’ultima settimana di luglio, generalmente li lasciano nei pressi della struttura ma anche i centralini sono impazziti di telefonate che ci segnalano cani in giro per strade e quartieri e quando possiamo li assistiamo sul territorio, altrimenti li portiamo al canile dove diamo la priorità alle cucciolate» spiega Adriana Simeone del canile A.D.C.R. convenzionato col Comune di Napoli che, al momento, accoglie 230 quattro zampe di cui 80 così detti del Sindaco.



L’emergenza si è fatta sentire anche all’Asl veterinaria del Frullone, il servizio di via Marco Rocco di Torrepadula che si occupa di sterilizzare e microchippare i randagi, accudendo quelli malati per poi reimmeterli sul territorio. «Cerchiamo di aiutare l’Asl stimolando le adozioni dei cani che recuperano in strada e quest’anno c’è stato un incremento spaventoso degli interventi rivolti a randagi che non hanno più di un anno e sono palesemente animali domestici abbandonati» chiarisce Luigi Carrozza di Lega Animalista che precisa come l’aumento si aggiri intorno al 50% in più di interventi sul territorio. «Negli ultimi due mesi ci lasciano quotidianamente cani legati a pali o alberi nei pressi della struttura - continua Carrozza che accoglie 100 cani in un centro Onlus dei Camaldoli - a questo fenomeno c’è da aggiungere la moltitudine di persone che ci vuole consegnare i loro animali domestici con le più svariate scuse a cominciare da allergie dei figli o cani padronali di parenti deceduti o spiegazioni ancora più fantasiose».



Ma per chi accudisce i cani sforzandosi ogni giorno di recuperare crocchette e medicinali queste fantasie non sono altro che scuse per andare in vacanza senza l’ingombro del cane regalato per Natale o qualche altra festa che padroni senza cuore non ricordano più. «Le telefonate arrivano ogni giorno per cani abbandonati o animali che, proprio con le vacanze alle porte, i padroni non possono più accudire - aggiunge Dea Buonocore dell’Associazione Difesa Animali - i cuccioli li mettono dentro scatole poco distanti dal centro e ogni giorno si ripetono le stesse scene». Per Dea che gestisce un rifugio ad Agnano e non si tira mai indietro nell’aiutare un quattro zampe, la situazione è ancora più difficile perché tra debiti e mancati pagamenti è allo stremo. «Il Comune di Napoli deve ancora pagarmi 13 mesi di arretrati ma precedentemente ho dovuto aspettare decine di mesi per il pagamento di 26 mesi di arretrati e questa condizione mi ha fatto indebitare e sono in gravi difficoltà con fornitori, personale e tutte le spese» spiega Dea che fino a maggio 2015 era un canile convenzionato con il Comune e per garantire la sopravvivenza dei 4 zampe e tamponare i pagamenti non ricevuti in tempo, ha trascurato le imposte ora spalmate in 70mila euro da restituire fino al 2020 a Equitalia e Agenzia delle Entrate».

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