L'organizzazione, con a capo l'assistente di un medico di base, utilizzando timbri falsi riconducibili a medici ignari della condotta illecita, ha posto in essere una consolidata attività di formazione e successiva compravendita di documentazione medica falsa.
I documenti medici contraffatti sono stati utilizzati da 26 falsi invalidi per ottenere, oltre alla pensione di invalidità civile, ulteriori benefici riconosciuti, a seconda della patologia falsamente certificata, dalla normativa assistenziale, quali l'ottenimento di agevolazioni fiscali, di permessi parentali, del diritto al collocamento obbligatorio al lavoro. Nel breve periodo i falsi invalidi avrebbero indebitamente percepito dall'Inps la somma di denaro complessiva di circa 500mila euro, sequestrata questa mattina dai militari della Guardia di Finanza.