Napoli «bombardata» dai raggi cosmici: per ascoltarli basta andare in metro

Napoli «bombardata» dai raggi cosmici: per ascoltarli basta andare in metro
di Francesca Cicatelli
Domenica 29 Novembre 2015, 13:01
3 Minuti di Lettura

A Napoli per una doccia di frammenti "sonori" di Universo. Piove asciutto qui tutti i giorni e, anche se è lo stesso nel resto del mondo, nella città di Parthenope si vede. Sono i muoni. Chi non ha desiderato entrare a far parte dell'Universo Marvel ed avere a che fare con superpoteri e raggi cosmici?

Ebbene ogni minuto in qualunque punto di via Toledo, presso la stazione della linea 1 della metro, a circa 50 metri di profondità, si è pervasi da decine di queste particelle invisibili rese percepibili. Viviamo immersi in un mondo di particelle che ci attraversano continuamente.

E alcune di queste, detti appunto raggi cosmici, arrivano sul suolo terrestre con un flusso di circa 200 particelle per metro quadrato al secondo. Si tratta di elementi carichi energeticamente ma che non devono destare preoccupazione e a farceli notare è un telescopio ad hoc, un rilevatore in grado di convertire i raggi in suoni.

Il Sipm (nel video sopra è visibile il suo funzionamento), messo a punto dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e sviluppato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, individua le particelle invisibili che arrivano in continuazione sulla Terra, sprigionate dal Sole o da stelle più lontane o addirittura dai primi istanti della vita dell’Universo.

Il telescopio è costituito da scintillatore plastico. Un particolare materiale che ha la capacità di trasformare l’energia depositata dalle particelle che lo attraversano in luce. Quest’ultima viene captata e trasformata in un segnale elettrico da particolare “occhi elettronici” chiamati fotomoltiplicatori. Il segnale elettrico viene poi utilizzato sia per accendere i led visibili sul telescopio indicanti il punto in cui è passata la particella sia per generare una nota musicale il cui scopo è quello di attrarre l’attenzione dei passanti.

La Terra è costantemente bombardata da una certa quantità di raggi cosmici. Quando le particelle ad alta energia si scontrano con gli atomi nella nostra atmosfera, queste rilasciano particelle subatomiche chiamate neutroni. I neutroni liberi possono attaccarsi all'azoto gassoso presente nell'atmosfera creando carbonio 14 (o radiocarbonio), un isotopo radioattivo del carbonio che ha 6 protoni e 8 neutroni.

E' la prima volta in Italia che si sperimenta in un luogo pubblico come la metropolitana un'iniziativa divulgativa del genere. L'operazione, promossa dal Comune di Napoli e dalla Regione Campania, ha l'obiettivo di incuriosire i migliaia di passeggeri giornalieri del metrò, avvicinandoli al lavoro svolto da fisici e astrofici che esplorano i segreti del Cosmo e i costituenti della materia.

Il prossimo passo sarà mettere in rete il telescopio con la collaborazione dell'Azienda Napoletana Mobilità per il controllo da remoto e la visualizzazione on line delle tracce dei raggi cosmici in modo da consentire alle scuole di accedere via rete al telescopio per acquisire dati e poter variare alcuni parametri di funzionamento.

La realizzazione del telescopio è stata ideata e realizzata da Attanasio Candela dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn mentre Gianfranca De Rosa ha seguito l'attività per conto dell’Università Federico II di Napoli e Pasquale Migliozzi per conto dell’Infn di Napoli.