Siani: «Quando avrò 60 anni ci sarà ancora Bassolino, voglio un Maradona della politica»

Siani: «Quando avrò 60 anni ci sarà ancora Bassolino, voglio un Maradona della politica»
di Francesca Cicatelli
Mercoledì 25 Novembre 2015, 19:20 - Ultimo agg. 17:42
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NAPOLI - Non nasconde un velo di rassegnazione e ironia Alessandro Siani quando auspica per Napoli un "Maradona della politica" che possa "cambiare il volto della città" nel corso della presentazione oggi a Castel dell'Ovo, dell'adattamento teatrale de "Il Principe Abusivo", in scena al Teatro Augusteo di Napoli dall'11 dicembre al 6 gennaio 2016.

A distanza di due anni dalla pellicola di successo che lo ha visto protagonista al cinema, l'attore riparte proprio dal luogo dove fu girata l'ultima scena del film, appunto Borgo Marinari, e stupirà a teatro con uno spettacolo con scenografie tridimensionali, una grafica "materica" come la definisce lo stesso Siani, nuovi protagonisti e dialoghi rinnovati.

Senza freni si sbilancia sulle prossime amministrative: "Il problema è che a 60 anni mi ritroverò ancora Bassolino, oggi non si scelgono più i partiti politici, si scelgono le persone e i napoletani sono abbastanza scaltri e intelligenti per individuare la persona giusta da votare.

Abbiamo bisogno di politici che non ci facciano ridere e al di là di De Luca, Bassolino e Renzi, c'è bisogno di un politico che cambi il volto di Napoli come fece Maradona".

Tanti complimenti invece per Maurizio Sarri che definisce "un allenatore operaio, venuto in punta di piedi". L'atteggiamento giusto, secondo l'attore, "per riuscire a conquistare risultati sul campo". Un Siani, insomma, che alterna humor a pensiero profondo, come ha abituato il suo pubblico negli ultimi anni e che, quando si parla di futuro, pesca dai ricordi e dalle emozioni: "Se guardo indietro, vedo mio padre operaio - dice - che tornava la sera sereno e si divertiva con poco".

Dal letto lo sentiva nel dormiveglia accendere "la Tv in cucina e ridere, guardando i film di Totò. Fu in quel momento - rivela - che mi ripromisi di alleggerire la vita delle persone, stanche e meno stanche".

L'attore conferma il patto con la città e l'amore viscerale che lo tiene legato al territorio: "Non me ne sono andato da Napoli, non perché abbia trovato traffico - sorride - ma perché c'è tutto. Non mi spiego perché la gente vada via per produrre film. Qui tutto è possibile. Se proprio devi fare un'ospitata, prendi il treno per Roma e Milano e poi torni. Le radici sono come un boomerang, puoi fare un giro lungo ma torni da dove sei partito".

Lo spettacolo "Il Principe Abusivo", diretto da Siani che interpreterà il ruolo del "povero" Antonio De Biase, vedrà sulla scena anche Christian De Sica, contento di ritrovare Napoli e di avere un pretesto per soggiornarci "per oltre un mese". Meno felice però di "aver preso due chili e mezzo per il buon cibo - ammette, scherzando - ho accettato la parte solo per affacciarmi da una villa a Marechiaro". Il tono si fa serio quando ricorda il padre e il suo amore per la città e il Sud nonché quando sottolinea come un attore possa crescere anche senza maestri "come ha fatto Siani".

Intervenuto anche il sindaco Luigi de Magistris, che ha pronosticato per Napoli il ruolo di "città di un nuovo Umanesimo, per costruire un mondo diverso dove l'essere conta più dell'avere. E che abbia la capacità di accogliere, di essere una città inclusiva, senza mura, perché è dalle comunità che può nascere un futuro migliore".