Aniello Mormile, il 29enne che sabato ha provocato la morte di due persone per aver percorso la Tangenziale di Napoli contromano, si è avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell'interrogatorio di garanzia che si è svolto nell'ospedale San Paolo dove è ricoverato.
In mattinata si sono recati in ospedale per ascoltarlo il gip Claudio Marcopido e il pm Salvatore Prisco. Al giovane il pm e il procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso nel provvedimento di fermo contestano il reato di omicidio volontario.
Intanto scatta l’accusa di «duplice omicidio volontario» per il dj Nello Mormile, che all’alba di sabato ha causato la morte di Livia, la sua fidanzata e di un automobilista imboccando la Tangenziale contromano e guidando a fari spenti per 5 chilometri prima di schiantarsi contro un’altra vettura.
E l'ordinanza di custodia in carcere per duplice omicidio volontario è stata infatti emessa, al termine dell'udienza di convalida del fermo, nei confronti di Mormile.
La madre di Livia, la ragazza rimasta uccisa: «Una lite? Quella sera erano usciti mano nella mano». Oggi l’esame tossicologico e l’interrogatorio.