Napoli, Tarsu e multe prescritte: Equitalia presenta il conto

Napoli, Tarsu e multe prescritte: Equitalia presenta il conto
di Valerio Iuliano
Giovedì 17 Dicembre 2015, 12:23
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Migliaia di cartelle Equitalia sono pervenute, negli ultimi giorni, nelle cassette postali dei contribuenti napoletani. In qualche caso, si tratta di avvisi di pagamento per debiti già estinti o - più spesso - caduti in prescrizione. Ma il dato più sorprendente è che in molte delle comunicazioni recapitate dalla società di riscossione ai morosi - o presunti tali - è contenuto una sorta di breve riassunto di tutta la loro triste vita da contribuenti.

«Si tratta di cartelle - tuona il legale Angelo Pisani, dell'associazione Noiconsumatori - che riportano tutti i tributi, pure se già pagati o prescritti, nell'arco di dieci o anche venti anni. Si va dalla Tarsu alle multe, dai contributi Irpef al bollo auto fino alle tasse sulla casa. Viene intimato ai cittadini di pagare entro cinque giorni. Tutto questo accade sotto Natale, con le ben note difficoltà economiche che caratterizzano tante famiglie. E, spesso, le cifre da pagare sono altissime».

Tra gli esempi citati da Pisani, quello di un cittadino residente nella periferia nord di Napoli, che ha ricevuto ieri un avviso relativo a sette cartelle, per versamenti non effettuati tra il 2004 e il 2008. Ma le cartelle per quei debiti col fisco non erano state mai notificate e nel frattempo - secondo il legale - è scattata la prescrizione. Il totale della nuova cartella supera i 13mila euro. Oppure il caso di un automobilista, cui è pervenuta la notifica di pagamento per 10 contravvenzioni ricevute nel lontano 2005. Lo spettro del pignoramento aleggia su alcuni di questi contribuenti. «Per evitare l'esecuzione forzata tanti cittadini - riprende Pisani - sono costretti a rateizzare. Oppure a spendere centinaia di euro di contributi unificati per potersi difendere». Una moratoria almeno fino a metà gennaio di tutti i debiti delle famiglie e delle piccole imprese è la richiesta che l'associazione ha inoltrato in una missiva al premier Renzi e al Ministro dell'Economia.

«Un decreto Salva- italiani - si legge nella lettera - è ben più urgente di quello Salva-banche per evitare il sacrificio di altre vite umane». Ammonta a 432 milioni di euro il totale delle cifre riscosse a Napoli e provincia nel 2014. La via Crucis sembra destinata a continuare. Dal Comune partenopeo stanno per essere inoltrati alla società gli avvisi di pagamento relativi all'omesso - o insufficiente - versamento della Tares 2013. Le prime 5mila lettere partiranno prima di Natale. Moltissime altre a gennaio. Il servizio è affidato a Equitalia, mentre la prevista internalizzazione della riscossione, entro fine anno, non è ancora iniziata. «Partiremo con una conferenza stampa il 4 gennaio», annuncia l'assessore al Bilancio Salvatore Palma. Per la Tares di due anni fa, comunque, si prevedono migliaia di cartelle. Il rischio è che vengano recapitate anche a qualcuno che ha già pagato il tributo, per i frequenti errori del passato. Al Comune incrociano le dita.