Una sfida olimpica per la città: nel mirino basket e pallavolo

Una sfida olimpica per la città: nel mirino basket e pallavolo
di Paolo Barbuto
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 08:56 - Ultimo agg. 09:03
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Napoli s’è ritrovata all’improvviso proiettata nel futuro olimpico che Coni e Governo hanno deciso di costruire: nella sfida per i Giochi del 2024 è compresa anche la città dei palazzetti ridotti a ruderi, delle piscine che perdono acqua, degli stadi che andrebbero rifatti da zero. Eppure la Napoli dello sport s’è risvegliata la mattina dopo la sbornia dell’annuncio olimpico, piena di voglia di fare. Pronta a lanciare la sfida a se stessa prima che agli altri.

Calcio e pallanuoto dovrebbero sbarcare in città, ma su entrambi i fronti gli impianti sono decisamente carenti. Il San Paolo, fra problemi e ritardi, da decine d’anni ha smesso di essere considerato un impianto di livello olimpico; la Scandone fra chiusure e difficoltà, non può essere annoverata fra le piscine d’alto livello. E allora come si affronta la sfida olimpica? Per la pallanuoto si ipotizza una «arena» sul lungomare, come quella che venne realizzata per il tennis; per il calcio non ci sono vie d’uscita, bisogna intervenire con urgenza. Ma c’è di più: Napoli avanza anche una timida candidatura per l pallacanestro e per il volley.

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