Parcheggiatori, ogni strada «appartiene» a un clan: impossibile arrestare gli abusivi

Parcheggiatori, ogni strada «appartiene» a un clan: impossibile arrestare gli abusivi
di Paolo Barbuto
Venerdì 16 Gennaio 2015, 12:35 - Ultimo agg. 12:55
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Di chi è la strada che percorriamo ogni giorno? Quella ai margini della quale parcheggiamo la nostra automobile? Appartiene al Comune: penserà qualcuno. Ingenuo. No, la strada è di tutti i cittadini: spiegherà qualcun altro: Illuso. La verità è che ogni strada di Napoli «appartiene» a un clan: lo hanno appurato, da tempo, le inchieste della magistratura, continuano a spiegarlo anche oggi le forze dell’ordine che aggiornano continuamente le loro mappe tentando di fare chiarezza sul mondo dei parcheggiatori abusivi e chiedendo, sempre con maggiore forza, leggi più severe per debellarli. Una delle mappe più aggiornate la trovate qui sopra, ed è sconfortante sapere che ogni quartiere, ogni marciapiede ha un padrone. E che quel padrone la fa franca.

Il fatto è che oggi un parcheggiatore abusivo non corre assolutamente nessun rischio.

Se viene pescato a prendere qualche euro dalle mani di un automobilista, incappa in una contravvenzione che è pesantissima, ovviamente, ma lui, il parcheggiatore, non la paga perché è nullatenente e pure se gli arriva una cartella esattoriale multimilionaria continua a essere nullatenente e continua a non pagare nulla. Cosa accade, dunque, quando i vigili o la polizia o i carabinieri pescano un abusivo? Semplice: lo identificano, gli confiscano il denaro che è «provento di attività illecita», gli contestano la contravvenzione e lo lasciano andare per conto suo. Così può tornare in tempi brevi al suo posto di lavoro, a taglieggiare altri automobilisti.

Già, il punto è proprio questo. Queste persone, diretta emanazione della camorra, sono ufficialmente dei taglieggiatori: quei soldi che ci chiedono quando parcheggiamo, rappresentano una estorsione. Se fosse accertato il reato, con una denuncia, le forze dell’ordine potrebbero fermarli e arrestarli. Ma occorre una denuncia, appunto. E volete sapere a Napoli in tutto il 2014 quante denunce per estorsione da parte dei parcheggiatori abusivi ha raccolto la polizia municipale? Una. Si esattamente una, presentata da un ragazzo napoletano al quale sono stati chiesti cinque euro per lasciare l’auto di sabato sera nel parcheggio dietro al San Carlo (che tra l’altro sarebbe anche vietato alle auto): lui si rifiutò e il parcheggiatore gli prese a calci la fiancata. Il giorno dopo il ragazzo riconobbe in fotografia l’estorsore e finalmente scattarono le manette.

E, a fronte di una sola denuncia sapete quante sono state le multe del 2014 agli abusivi? Più di ottomila: per una media di 21 parcheggiatori fermati ogni giorno. E siccome a Napoli sono censiti più o meno trecento parcheggiatori «abituali», significa che ognuno è stato fermato, in media 26 volte in un anno. Nel mondo ideale questo dato potrebbe portare, comunque, un pochino d’entusiasmo. Ottomila contravvenzioni da 771 euro l’una portano più di sei milioni nelle casse asfittiche del Comune. E invece, come abbiamo già detto, quei soldi non arriveranno mai: rappresenteranno solo un problema per chi deve far quadrare il bilancio di palazzo San Giacomo. All’attivo ci sarebbero sei milioni ma in cassa non ci sono... che caos.

Soprattutto nei week end le forze dell’ordine cercano di tenere sotto controllo gli abusivi. ne fermano a decine, almeno provano a dargli fastidio: «Ma senza leggi adeguate è una battaglia perduta - sospira il comandante dei vigili Ciro Esposito - L’unica maniera per vincerla è chiedere aiuto ai cittadini. Il mio appello ai napoletani è ”denunciate”. Abbiate fiducia in noi, chiamateci, assieme possiamo risolvere il problema».

Per dare un segnale forte, la municipale ha deciso di iniziare a risolvere il problema nella vasta area antistante l’ospedale Cardarelli. Un maxiblitz condotto qualche mese fa ha consentito di identificare tutti gli abusivi; per evitare che tornino a impossessarsi della piazza c’è un’auto dei vigili fissa sul posto: 24 ore su 24, con agenti e auto che si danno il cambio ogni otto ore. Significa che per combattere i parcheggiatori abusivi di una sola, minuscola, area della città, vengono impegnate sei persone e tre auto ogni giorno: a voi sembra roba da città normale? «È l’unica soluzione - tuona il comandante Esposito - che difende la sua scelta. Questo è solo l’inizio. Andremo avanti con altre zone simbolo della città per convincere la gente che ce la possiamo fare a sconfiggerli».

Loro, i parcheggiatori, non ne vogliono proprio sapere di essere sconfitti. Anche perché quel lavoro ha dei costi fissi che non possono essere evitati. Si tratta del «versamento» che fa fatto al clan che comanda sulla strada in affidamento. Perché mica è facile entrare in questo business: dopo aver ottenuto il placet dei vertici malavitosi, si passa alla contrattazione. A seconda delle strade e dei giorni il versamento può variare. In genere si tratta di un fisso (50 euro al giorno per una zona davanti al cinema Med, 20 per una strada secondaria del Vomero, 30 per il centro storico) ma a volte gli esattori, nei giorni di gran movimento, passano anche a prendere una percentuale sui guadagni della giornata.