Il giallo del parco Verde di Caivano: quei bambini rimasti indifesi per anni

Il giallo del parco Verde di Caivano: quei bambini rimasti indifesi per anni
di Daniela De Crescenzo
Sabato 21 Novembre 2015, 15:27 - Ultimo agg. 20 Novembre, 12:18
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Inviato a Caivano.Due anni e cinque mesi. Il tempo necessario per segnare la vita di una bambina, per violentarla, per terrorizzarla. Due anni e cinque mesi, il tempo concesso all’orco del parco Verde di Caivano e alla sua convivente, che è anche la mamma della piccola, per abusare della creatura.



Una bambina che nella casa famiglia in cui è stata finalmente portata a settembre del 2015, urla e si dispera se qualcuno prova a spogliarla, a lavarla, a toglierle il pannolino. L’ordinanza che ha portato in carcere la madre della bimba Marianna F. e il suo convivente, Raimondo C., firmata il 12 novembre dal Gip Alessandro Buccino Grimaldi, dà i brividi perché racconta le sofferenze della piccola, ma anche perché disegna il quadro di inefficienze e di incastri giudiziari che ci hanno resi impotenti a difenderla.



Un meccanismo che ai profani appare diabolico, ma che ha una spiegazione. «Per allontanare un minore bisogna far partire un procedimento che scatta su segnalazione. Se questa non c’è non succede niente - spiega il presidente ad interim del tribunale per i minorenni, Maurizio Barruffo -. E anche quando la denuncia arriva, se c’è un contemporaneo procedimento penale, non si possono utilizzarne gli atti che restano secretati».



Questo prevede la legge: se non la si rispettasse un ricorso contro il provvedimento di allontanamento avrebbe buone possibilità di successo e il risultato sarebbe anche peggiore. La conseguenza? Per 872 giorni tre bambine sono rimaste ostaggio di una famiglia dissestata e perversa.



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